“Il fallimento dell’inserimento scolastico può compromettere l’integrazione sociale e comunitaria”

scuolaLe adozioni sollevano nuove sfide e per affrontarle è importante condividere le buone esperienze e le azioni messe in campo finora”. Lo ha detto la vicepresidente della Regione Toscana Stella Targetti nell’ambito del seminario “L’impegno delle famiglie adottive in Toscana. Lavorare insieme per favorire l’inserimento e l’accoglienza a scuola”, tenutosi il 23 gennaio nell’Istituto degli Innocenti a Firenze.

L’inserimento scolastico dei minori adottati è una delle sfide da vincere di cui ha parlato la Targetti. Rappresenta infatti uno dei momenti centrali per lo sviluppo del benessere e per l’integrazione dei bambini in un nuovo contesto familiare e di vita. L’ambiente scolastico è il primo in cui si entra in contatto con il mondo esterno e quindi riveste un ruolo fondamentale per la crescita e la socializzazione dei bimbi adottati. Ne è consapevole la vicepresidente Targetti che, nel corso del convegno, ha affermato: “I bambini passano a scuola un tempo importante della loro vita: tra i banchi sperimentano per la prima volta l’incontro con la nuova realtà che li circonda”. Pertanto mette in guardia dal possibile fallimento dell’inserimento scolastico che, a suo parere, comprometterebbe “l’integrazione sociale e comunitaria” sia dei minori che delle relative famiglie adottive.

Il fenomeno dell’adozione in Toscana è in rapido mutamento: è sempre più alta l’età degli adottati, così come il numero dei fratelli ed è in aumento anche la differenziazione dei Paesi di origine. Tutti aspetti affrontati nel corso del seminario fiorentino che ha sottolineato la necessità, per far fronte a questo quadro in continuo divenire, di alti livelli di professionalità e di un dialogo tra le famiglie da un lato e i servizi territoriali e scolastici dall’altro. Tutto ciò al fine di assicurare la buona riuscita del processo adottivo.

“La necessità di accompagnare i ragazzi e le famiglie nel percorso di adozione – ha detto l’assessore regionale al welfare Salvatore Alloccanon può non passare da un ruolo consapevole della scuola, dove i bimbi incontrano, dopo una nuova famiglia, anche una nuova comunità in cui dovranno inserirsi”.

Il problema dell’inserimento scolastico è particolarmente sentito in una regione come la Toscana, dove negli ultimi 5 anni sono state realizzate dalle 300 alle 400 adozioni all’anno. Dal 1999 a oggi sono 4mila i minori che stanno vivendo un’esperienza adottiva, la maggior parte dei quali sta svolgendo il proprio percorso scolastico.

 

Fonte: Gonews.it