Romania, nuova legge: adozione internazionale ancora blindata

invisibiliLa Romania non prevede spiragli di apertura per l’adozione internazionale, nonostante siano preoccupanti le condizione degli 80mila minori fuori famiglia nel Paese.

Il sito dell’Ufficio per le Adozioni rumeno (ORA) ha comunicato che il testo di modifica dell’attuale legge sulla protezione dell’infanzia (273/2004) intende favorire l’adozione dei minori da parte delle coppie rumene residenti all’estero. Nessuna apertura per l’adozione internazionale, di fatto bloccata da Bucarest dal 2004.

Il responsabile dell’ORA Bogdan Panait aveva già annunciato a fine 2009 la volontà di lavorare con i Paesi in cui risiedono le comunità più massicce di rumeni per promuovere l’accoglienza dei minori abbandonati da parte di cittadini rumeni residenti all’estero. Si tratta comunque di un’ipotesi residuale, alla quale si può ricorrere solo nel caso in cui non si trovi una famiglia rumena disponibile ad accoglierlo, né un parente (fino al quarto grado) residente fuori dalla Romania che ne richiede l’adozione.

La proposta di legge prevede una modifica della 273 stabilendo infatti che “l’adozione del minore a una famiglia rumena residente all’estero è consentita solo per quelli per i quali non vi sia la disponibilità di adozione da parte di un parente fino al IV grado del minore.”

Nessun avanzamento, invece, rispetto alla possibilità di aprire le adozioni internazionali ai bambini che le famiglie rumene non sono disposte ad accogliere e rimangono in istituto (minori appartenenti a minoranze etniche, con problemi di salute, con tanti fratelli).

La proposta era stata presentata dallo stesso Panait in un Memorandum al Governo rumeno lo scorso autunno.