20 agosto: ripartono le scadenze del fisco

Con il 20 agosto termina la “tregua estiva” del pagamento delle tasse. Entro la fine del mese, circa 10 milioni di italiani si troveranno a dover pagare oltre 100 differenti scadenze tra Irpef e Iva. Vediamo quali sono e chi riguardano

Dall’inizio del mese di agosto i contribuenti hanno potuto usufruire di quella che in gergo viene definita la “tregua fiscale” da parte dell’Agenzia delle Entrate. Già il termine scelto, “tregua”, può far facilmente immaginare come la fine di questo periodo, che scade proprio il 20 di agosto, riapra le “ostilità”. Fuor di metafora: dal 20 di agosto riprendono le scadenze di molte imposte che hanno usufruito dello slittamento, ormai usuale, nei primi 20 giorni del mese. Il conto di quante siano è presto fatto, visto che è lo stesso sito dell’Agenzia delle Entrate a fornire il numero (consultabile sia secondo il genere di adempimento, sia secondo la tipologia di contribuente): 119 al 20 di agosto più altri 24 entro fine mese, per un totale di contribuenti coinvolti stimato, dal Corriere della Sera, in circa 10 milioni.

IRPEF e Iva

La prima e più importante scadenza del 20 di agosto riguarda l’IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche): per esempio, dovranno pagare la terza rata tutti coloro che hanno scelto di pagare a rate, ovviamente, e hanno versato la prima tranche a giugno; mentre per chi la prima rata l’ha versata a luglio, il 20 di agosto scatterà il pagamento della seconda (con una maggiorazione dello 0,4%).
Per quanto riguarda l’Iva, a scadere è l’imposta dovuta per il mese di luglio e per il secondo trimestre del 2023. Entrando un po’ più nel tecnico, dovranno pagare la seconda rata dell’Iva sui maggiori ricavi indicati in dichiarazione le partite Iva soggette agli Indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) che entro il 30 giugno hanno versato la prima rata.
Altre scadenze sono più specifiche e riguardano una platea sicuramente più ristretta di contribuenti. Si tratta, per esempio, di chi deve versare la cedolare secca al 21% riguardante il saldo per l’anno 2023 e l’acconto per il 2024; l’imposta prevista per le attività di intrattenimento; la 2^ rata dell’imposta sostitutiva dell’Irpef per chi ha un regime forfetario agevolato
Cinque scadenze riguardano l’IRAP e sei l’IRES ma, come detto, l’elenco completo è facilmente reperibile a questa pagina.

Scadenze al 30 di agosto

Qualche giorno in più di “tregua” o “pausa”, che dir si voglia, sono concessi per altri versamenti da effettuare entro il 30 agosto. È il caso, per esempio, delle imposte sui redditi e l’Irap (maggiorata dello 0,4%) delle partite Iva con Isa; l’imposta sostitutiva per gli insegnanti che hanno dato ripetizioni o, ancora, i versamenti derivanti dalle dichiarazioni Iva per i soggetti Isa ei contribuenti minimi che seguono il regime di vantaggio e forfetario.
Da segnalare, infine, che alcune delle scadenze del 20 agosto possono essere posticipate al 30 del mese, ma con una leggera maggiorazione in più.