300 vittime di violenza accolte nella nostre comunità, aperte grazie ai lasciti solidali

I lasciti testamentari che Ai.Bi. riceve come generose eredità di chi pensa agli altri anche quando non c’è più, permettono all’Associazione di aprire le case di accoglienza in cui, in 10 anni, sono state accolte circa 300 mamme, bambini e ragazzi

La violenza non ha un’unica forma: esiste la violenza in famiglia, la violenza psicologica, quella dei maltrattamenti e degli abusi, così come la violenza assistita (quella dei bambini che accogliamo insieme alle loro mamme). E l’elenco potrebbe ancora continuare. Lo sappiamo bene noi di Ai.Bi., che dal 2011 le vittime di tutti questi tipi di violenze le accogliamo nelle strutture che abbiamo aperto in diversi punti del territorio.

Anche la generosità ha tante forme. Una, bellissima, è quella dei lasciti solidali

Per fortuna, se la violenza non ha un’unica forma, lo stesso si può dire della generosità, capace di sorprendere ogni volta con un disegno che va oltre l’umana comprensione. Perché c’è la generosità di chi fa una piccola donazione una volta nella vita; c’è la generosità di chi dedica agli altri il proprio tempo; quella di chi ne fa un lavoro che va ben oltre gli orari e gli impegni stabiliti. E, poi, c’è la generosità di chi decide di lasciare una parte dei propri averi e della propria eredità ad Ai.Bi.: sono i cosiddetti lasciti solidali, che possono assumere, anche loro, diverse forme (testamenti, donazioni, assicurazioni sulla vita, trust…) ma che hanno tutte la medesima destinazione: quella di chi vuole fare del bene agli altri.
È soprattutto grazie a questi lasciti che Ai.Bi, ha potuto aprire, nel corso degli anni, ben 16 strutture di accoglienza (una è quella nella foto in apertura) dove, dal 2011 a oggi, sono state accolte circa 300 vittime di violenza, tra mamme, bambini e ragazzi.

Le case di accoglienza di Ai.Bi. aperte grazie ai lasciti solidali

Tutti loro, all’interno di queste vere e proprie case, esteticamente e per lo spirito che si cerca di creare all’interno, hanno potuto trovare accoglienza, ascolto, protezione e una nuova spinta per pensare al futuro. Non è un caso che tutte le strutture di Ai.Bi. rivolte all’accoglienza delle mamme siano dedicate a donne il cui nome significa forza, rinascita, vittoria, nuovo inizio.
Molti di questi nomi sono proprio quelli delle persone che hanno deciso di dedicare l’ultimo gesto della loro vita terrena alla creazione di un’opera, tramite un lascito testamentario, con la certezza che, per ogni vittima di violenza, c’è chi è pronto a offrire il proprio sostegno e la propria professionalità per non lasciare nessuno da solo.
Un impegno di cui c’è bisogno oggi più che mai, pensando che solo nell’arco del 2022 Ai.Bi. ha ricevuto 136 richieste di accoglienza da parte di mamme a cui non ha potuto offrire una risposta, perché tutte le strutture attualmente aperte erano occupate.
Ecco perché ogni aiuto è importante: tendere la mano al prossimo è il modo più bello per essere ricordati, e per farlo, Ai.Bi. scolpirà su una targa, affissa nella propria cappella, i nomi di tutti i sostenitori. La guida ai lasciti testamentari può essere richiesta gratuitamente alla pagina dedicata o contattando l’Associazione via mail: lasciti@aibi.it o telefono: 02.98822332