Manovra. Fino a 3000 euro di sgravi per le mamme lavoratrici con figli

Nella nuova bozza della Legge di Bilancio è contenuto un provvedimento che prevede uno sgravio contributivo fino a un massimo di 3000 euro per le mamme lavoratrici con due o tre figli a carico

L’impegno verso le famiglie, soprattutto nell’ottica di favorire la natalità, da parte del Governo guidato da Giorgia Meloni procede spedito. Tra le diverse iniziative messe in campo, nella bozza della Legge di Bilancio è comparso un ulteriore “bonus” pensato sottoforma di sgravi fiscali per le mamme con figli.

3000 euro di sgravio per le mamme che lavorano

Più nel dettaglio, l’idea è quella di prevedere uno sgravio contributivo del 100%, ma con un tetto massimo comunque di 3000 euro annui, per tutte le madri lavoratrici (escluso il “lavoro domestico). La misura non prevederebbe limiti di reddito e, quindi, verrebbe applicata sui contributi previdenziali per invalidità, vecchiaia e superstiti che, in busta paga, sono a carico del lavoratore, ovvero, in questo caso, tutte le mamme che hanno un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. L’unica discriminante è legata al numero dei figli: per le donna che hanno due figli, lo sgravio sarebbe previsto fino al compimento dei 10 anni del figlio più piccolo. Per le donne con tre figli, il contributo durerebbe, invece, fino al diciottesimo anno del figlio più piccolo.

Congedo e bonus asili nido

Sempre pensando alle famiglie, nella nuova bozza della Manovra, arrivata a contenere 91 articoli, compare anche la possibilità per le mamme e i papà di chiedere un mese in più di congedo parentale retribuito all’80% fino ai 6 anni del figlio. Dal 2025, la retribuzione del mese in più di congedo, però, scenderebbe al 60%.
Infine, confermato l’incremento del bonus asili nido che, per i nuclei familiari con ISEE inferiore ai 40mila euro e almeno un figlio sotto i 10 anni, può arrivare a 2100 euro.
Sicuramente buone notizie per le famiglie, anche se bisogna sempre ricordare che al momento si tratta di indicazioni contenute nella bozza della Legge di Bilancio ancora da discutere in Parlamento e, quindi, che ancora potrebbe subire modifiche sostanziali.