Assegno Unico. Già arrivate 500 mila richieste. Qualche nodo ancora aperto nonostante le FAQ dell’INPS

Nelle prime due settimane di attivazione, le richieste dell’Assegno Unico sono già circa mezzo milione. L’INPS pubblica una pagina di FAQ per chiarire tutti i dubbi, ma qualche questione rimane ancora aperta

È partita bene l’avventura dell’assegno unico, che nelle prime due settimane di gennaio ha già raccolto quasi 500 mila domande (per 785 mila figli a carico). L’erogazione dell’assegno, lo ricordiamo, partirà a marzo, ma le domande si possono presentare dall’inizio dell’anno. Come riporta il Sole 24 Ore, al momento prevalgono nettamente le richieste “fai da te”, che sono il 94% del totale: comprensibile, se si tiene in conto che i CAF hanno tempi più lunghi e appuntamenti spesso già esauriti per i prossimi mesi, e che i primi 10 giorni di gennaio sono stati per molti ancora di ferie. I CAF hanno comunque fatto sapere di aver elaborato già 731 mila ISEE, con un incremento del 123% rispetto all’anno scorso. La discrepanza, va da sé, è conseguenza del fatto che richiesta dell’ISEE e presentazione della domanda sono due azioni separate.

Assegno Unico per 7 milioni e mezzo di famiglie

Comunque, se si pensa che le famiglie chiamate alla presentazione della richiesta sono circa 7 milioni e mezzo, i numeri devono ancora crescere, e non di poco. Il rischio di arrivare all’ultimo, infatti, è quello di non percepire da subito l’assegno, trovandosi per il mese di marzo con una liquidità inferiore, in quanto da quel mese spariranno comunque le detrazioni e gli Assegni Familiari attualmente versati in busta paga.
Al di là delle molte richieste già inviate, sono ancora diversi anche i dubbi dei beneficiari, specie in caso di situazioni particolari. Per questo, l’INPS ha creato sul suo sito una sezione FAQ in cui cerca di rispondere a tutte le domande.
Già interessante la prima risposta che chiarisce come la domanda per l’assegno possa essere presentata anche senza l’ISEE: in tal caso, inizialmente si percepirà la misura minima dell’assegno, mentre una volta fatto l’ISEE questo verrà automaticamente assunto dell’INPS che provvederà ad aggiornare l’importo degli assegni. Ricordiamo che le domande presentate entro il 30 giugno 2022 hanno diritto a ricevere comunque tutte le mensilità arretrate.
Per quanto riguarda la questione dei genitori separati, molto sentita da parte degli utenti, anche sul sito di Ai.Bi. abbiamo già cercato di rispondere a tutte le eventualità.

Figli in affido: come considerarli ai fini dell’assegno unico

Una situazione particolare è quella riguardante i figli in affido, per la quale vale la pena riportare per intero la spiegazione che si legge sulle pagine del Sole 24 Ore: “In caso di affidamento, flaggando la casella relativa all’affidamento preadottivo, per la corretta compilazione della Dsu ai fini Isee, occorre distinguere le varie ipotesi previste dall’articolo 3 del Dpcm 159/2013. La scelta di collocare il minore in un nucleo piuttosto che in un altro, dipende dal tipo di affidamento che si evince dal provvedimento del giudice del tribunale minorile. Il minore in affidamento temporaneo oppure collocato presso una comunità è considerato nucleo familiare a sé (quindi si aggancia l’Isee del minore); facoltativamente però il genitore affidatario lo può considerare parte del proprio nucleo familiare; . il minore in affidamento preadottivo fa parte del nucleo familiare dell’affidatario, anche se risulta nella famiglia anagrafica del genitore. In ogni caso, nella domanda di assegno unico sarà preso in considerazione «sempre l’Isee del nucleo familiare in cui risulta inserito il minore».”

Qualche dubbio persiste ancora, invece, per i figli residenti all’estero e per chi, residente all’estero, percepisce reddito in Italia. In questi casi sono attesi chiarimenti all’interno di una prossima circolare dell’INPS.
Per ciò che concerne figli maggiorenni viene chiarito che solo se minori di 21 anni possono rientrare nella richiesta dell’assegno unico, per i maggiori di 21 anni restano le eventuali detrazioni per i figli a carico.
Viene ricordata, infine, la possibilità di richiedere la maggiorazione per chi ha un ISEE inferiore ai 25 mila euro e che nel 2021 ha percepito gli Assegni al Nucleo Familiare.