Assegno Unico. Genitori separati o divorziati: attenzione a non perdere il 50% dell’importo

Nei casi di coppie separate o divorziate, l’assegno unico per i figli può essere diviso a metà o lasciato per intero a uno dei due. Ma in ogni caso serve la richiesta di entrambi i genitori

Inutile girarci intorno: l’Assegno Unico Universale è la misura del Governo più attesa non solo del 2022, ma anche da qualche anno a questa parte. Perché coinvolge un numero consistente di italiani (si parla di 11 milioni di minori), perché finalmente dà un segnale che va nella direzione del sostegno alle famiglie e perché, dopo anni di immobilismo e di montagne di promesse che hanno partorito, al massimo, topolini di iniziative, nell’immobilismo della politica italiana un tentativo di rifora così radicale e strutturato è a prescindere una buona notizia.

Assegno Unico per i figli: richiesta da entrambi i genitori separati o divorziati

Chiaramente, essendo una misura nuova, che ne ricomprende in sé altre sei attualmente in essere e che coinvolge famiglie con situazioni molto diverse tra loro, ci sarà bisogno di un periodo di rodaggio e di informarsi bene sui vari meccanismi di funzionamento previsti.
Uno dei dubbi che fin da ora sembra preoccupare di più è il funzionamento dell’assegno unico nel caso di coppie separate o divorziate. La misura, naturalmente, spetta anche a loro, e QUI avevamo cercato di spiegarlo bene. Quello che vale la pena ribadire è che la domande di assegno deve essere inoltrata da entrambi i genitori. Non a caso, sulla questione è tornato il Presidente dell’Inps Pasquale Tridico, che in un’audizione alla commissione Affari sociali della Camera, ripresa da Il Messaggero e, successivamente, anche dal Corriere della Sera, ha sottolineato la procedura che interesserà le coppie non conviventi.
La richiesta dell’assegno partirà da uno dei due genitori, che collegandosi al sito dell’INPS, munito di ISEE (per l’accesso è necessario anche essere in possesso di Spid, Cie o Cns), potrà inoltrare la domanda. A quel punto, ha chiarito Tridico: “L’altro genitore riceverà un sms e potrà decidere se inserire i suoi dati per ricevere il 50 per cento dell’importo o se lasciare l’intera cifra all’ex partner”.

Assegno unico al 50% se la richiesta non arriva da entrambi i genitori

Il problema sorge nel momento in cui il genitore che non ha fatto domanda non dia la sua validazione: in quel caso, infatti, la misura verrà accreditata solo al genitore richiedente, ma al 50%.
La domanda da presentare, dunque, è una, non vanno fatte due domande distinte da parte dei due genitori, ma per la divisione della cifra c’è bisogno del consenso di entrambi, sia che si decida per una spartizione 50 e 50, sia che si voglia lasciare l’intera somma a uno solo dei due.
L’assegno, in ogni caso, verrà poi versato direttamente dall’INPS sull’IBAN (o gli IBAN) indicato nella domanda; non sarà più, quindi, accreditato insieme allo stipendio.