2 ottobre termine presentazione 730. Donazioni al non profit: conviene la deduzione o la detrazione?

Entro il 2 ottobre bisogna presentare la dichiarazione dei redditi con il modello 730. Come noto, le donazioni alle Onlus godono delle agevolazioni fiscali: ma tra detrazione e deduzione, quale conviene?

Il 2 ottobre è il termine di presentazione del 730 (il 30 settembre, data “canonica” di scadenza è sabato, quindi il termine slitta al lunedì successivo). La scadenza vale per tutti i modelli, sia quello precompilato predisposto sul sito dell’Agenzia delle Entrate, sia quello ordinario da presentare autonomamente o attraverso Caf e Intermediari.
Come noto, la dichiarazione dei redditi prevede la possibilità di portare in detrazione o in deduzione una serie di spese sostenute durante l’anno. Tra queste, ci sono anche le donazioni effettuate a enti del Terzo Settore, Onlus, ONG, Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale, ecc.

Differenza tra deduzione o detrazione

Vale la pena ricordare quali sono le differenze tra deduzione e detrazione, così da capire quale delle due opzioni possa convenire a seconda del proprio reddito. La deduzione è un’agevolazione che viene applicata sul totale del reddito imponibile, prima che su questo vengano calcolate le tasse da pagare. In sostanza, “portare in deduzione” una cifra significa togliere quella somma dal totale del reddito, abbassandolo e, quindi, pagando meno tasse (che, per l’appunto, vengono calcolate sul totale del reddito, tolte le deduzioni).
La detrazione, invece, interviene in un passaggio successivo: una volta calcolato l’importo totale delle tasse, in base al reddito imponibile, si “detraggono” da quanto dovuto i vari importi che possono essere utilizzati a questo scopo, tra cui le donazioni.
Chiaramente, essendo entrambe le misure delle percentuali calcolate su un dato totale (di reddito o di tasse), la convenienza di scegliere una piuttosto che l’altra dipende proprio da questi totali.

Per le donazioni conviene fare una detrazione o una deduzione?

Innanzitutto è bene sapere che ci sono dei limiti imposti dalla legge: la detrazione può essere fatta per un massimo di 30mila euro di donazioni. La deduzione, invece, non ha limiti assoluti di importo ma deve rimanere entro il 10% del reddito complessivo dichiarato.
In linea generale, può valere il principio per il quale più il reddito è alto, maggiore è la convenienza a scegliere la deduzione, perché permette di recuperare l’aliquota marginale.
Provando a fare un esempio pratico: per un contribuente con un reddito di 28mila euro, la detrazione di 100 euro di donazione vale 30 euro (il 30%). Se portasse la cifra in deduzione, tenendo conto della sua aliquota al 23%, “guadagnerebbe” solo 23 euro.
Il ragionamento inverso vale per i redditi al di sopra di 50mila euro, la cui aliquota è al 43%. In questo caso, la detrazione varrebbe sempre 30 euro, mentre la deduzione arriverebbe a 43 euro.
Per i redditi tra 28 e 50mila il discorso è meno immediato, perché con l’aliquota al 35% potrebbe comunque essere conveniente la deduzione, ma il consiglio è quello di rivolgersi a una caf o a un consulente che possa calcolare, cifre alla mano, cosa convenga fare di volta in volta.

Dichiarazione dei redditi: c’è anche il 5×1000

Quello che è certo è che entro il 2 ottobre 2023 una scelta in tal senso va fatta, visto che, come detto, è in quella data che scadono i termini per la presentazione del 730. Presentazione su cui, ricordiamo, va anche indicato a chi destinare il 5×1000. Una somma che non è da pagare “in più”, ma che si può scegliere di destinare a un ente del terzo settore anziché lasciarla allo Stato (a cui va in mancanza di una indicazione). Per destinare il 5×1000 ad Ai.Bi. – Amici dei Bambini, il codice fiscale da inserire è: 92504680155.