Come posso mettere a disposizione il mio appartamento per l’accoglienza dei giovani migranti?

Buongiorno,

vi contatto per chiedere un’informazione. Sono proprietario di un appartamento di 130 metri quadri alla periferia di una città veneta. A breve dovrei definitivamente liberare l’immobile perché, per motivi di lavoro, mi trasferirò con tutta la mia famiglia in un’altra città.

Seguo sempre con preoccupazione le notizie relative agli sbarchi e all’emergenza profughi. Avendo un appartamento piuttosto grande, avrei piacere di metterlo a disposizione per l’accoglienza di queste persone, dando così il piccolo contributo alla loro drammatica situazione.

Da solo non saprei come fare. So che voi di Amici dei Bambini siete da molto tempo impegnati nel tentativo di offrire un’accoglienza degna di questo nome ai migranti. Posso affidare a voi il mio appartamento? Potreste utilizzarlo come struttura di accoglienza per i migranti?

Grazie,

 

Domenico

 

 

sonia albini 2 400 286Caro Domenico,

un sincero ringraziamento per la sua generosità e disponibilità a offrire un così grande contributo all’accoglienza dei migranti, una causa sulla quale, purtroppo, non sempre si ottiene il favore dei cittadini.

Ai.Bi., con il progetto “Bambini in Alto Mare”, da ottobre 2013 è impegnata quotidianamente nel tentativo di garantire un’accoglienza a misura di bambino ai tanti minori stranieri non accompagnati che sbarcano sulle nostre coste. Ciò che possiamo proporle, quindi, è di mettere a disposizione il suo appartamento proprio per l’ospitalità temporanea dei Misna.

Per farlo, può compilare sul nostro sito il modulo con cui è possibile dare la propria disponibilità all’accoglienza dei giovani migranti. Nel form, oltre a una serie di informazioni generali, le chiediamo di segnalare anche che cosa può mettere a disposizione. Una volta ricevuto il modulo, noi di Ai.Bi. la contatteremo per la compilazione di una seconda scheda in cui le chiederemo di inserire maggiori informazioni sul suo immobile (ubicazione, tipologia, metratura, presenza o meno di arredamento e/o elettrodomestici, numero di persone che ci vivono, attuale destinazione…), e sui servizi che si trovano nelle sue vicinanze (collegamenti, stazioni, supermercati, negozi, banche…).

A seconda delle caratteristiche dell’appartamento, sarà possibile stabile se e come è possibile utilizzarlo per l’accoglienza dei Misna. Potrebbe diventare un centro di prima accoglienza, un appartamento in semi-autonomia, una casa famiglia… Qualunque possibilità dovrà naturalmente essere vagliata alla luce dei regolamenti regionali e comunali per le strutture di accoglienza.

A presto, quindi, per avviare questa collaborazione e ancora un profondo “grazie” per la sua vicinanza alla causa dei giovani migranti,

 

Sonia Albini

Settore Affido di Amici dei Bambini