Expo dei Popoli. A Milano le Ong danno voce ai piccoli agricoltori di tutto il mondo

expo popoli 400 286Dal 3 al 5 giugno l’ Expo dei Popoli chiama a raccolta 150 delegati da tutto il mondo in rappresentanza di movimenti contadini e reti della società civile che operano quotidianamente in diversi settori: cooperazione allo sviluppo, giustizia ambientale, diritti umani, produzione biologica, consumo critico.

Il Comitato per l’Expo dei Popoli, del quale fa parte anche Amici dei Bambini insieme a 49 Ong e associazioni, vuole cogliere l’opportunità del tema posto da Expo 2015 per affiancare le voci dei popoli a quelle dei governi e delle imprese transnazionali.

Nell’anno in cui le Nazioni Unite stanno definendo i nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e un nuovo Accordo Globale contro il Cambiamento Climatico, lo scopo principale di Expo dei popoli è proporre visioni e soluzioni alternative per far fronte ai problemi globali di accesso al cibo e alle risorse naturali, mettendo al centro dell’agenda politica il rispetto dei diritti umani e il rispetto dei limiti del pianeta.

L’intento è di riuscire a influenzare le scelte di chi governa, per combattere l’iniquità e trasformare i sistemi agroalimentari globali da fonte di profitto per pochi a fonte primaria di diritti per tutti.

«L’Expo dei Popoli – spiega Giosuè De Salvo, portavoce del Comitato per l’Expo dei Popoli – darà voce soprattutto ai rappresentanti dell’agricoltura a conduzione familiare e di piccola scala, esclusi dall’Expo ufficiale nonostante producano il 70% degli alimenti consumati a livello globale e siano oggi giorno i principali investitori in agricoltura. Al forum, infatti, parteciperanno i più importanti movimenti contadini di tutto il mondo, tra cui La Via Campesina, l’International Planning Committee for Food Sovereignty, la Rete delle comunità del cibo di Terra Madre, e molte altre».