Rumeni, residenti in Italia, genitori adottivi di un nostro connazionale. Il bonus bebè spetta anche a noi?

Buongiorno Ai.Bi.,

vi scriviamo per chiedere un’informazione sul bonus bebè. Siamo una coppia di cittadini rumeni residenti in Italia da quasi 10 anni. Dopo diverso tempo, una volta raggiunta una situazione economica relativamente tranquilla, abbiamo deciso di adottare un bambino. L’ente a cui ci siamo rivolti ci ha indirizzato verso un nostro piccolo connazionale, considerando l’alto numero di bambini rumeni bisognosi di una nuova famiglia e le minori difficoltà che questi avrebbero nell’inserimento familiare se fossero accolti da genitori adottivi anch’essi rumeni. Superato tutto l’iter, finalmente, a febbraio 2015 Adrian è diventato ufficialmente nostro figlio. Nel frattempo però uno di noi due ha perso il lavoro e al momento è ancora disoccupato. Vista la precaria situazione economica in cui attualmente si trova la nostra famiglia, avremmo davvero bisogno di un piccolo aiuto da parte delle istituzioni. Abbiamo sentito parlare del bonus bebè. Sapete dirci se ne abbiamo diritto e come fare a riceverlo?

Grazie,

Irina e Dorin

 

CRINO-2Cari genitori,

sotto il profilo della nazionalità e dei tempi in cui si è completata l’adozione, la risposta alla vostra domanda è positiva. Il bonus bebè, istituito dalla legge di Stabilità per il 2015 come una misura che mira a incentivare la natalità e a contribuire al suo sostegno, spetta anche a voi. L’assegno, infatti, è riconosciuto ai figli sia di cittadini italiani, che comunitari e stranieri in possesso di permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo, residenti in Italia. Per quanto riguarda i tempi, il bonus è previsto per ogni figlio nato, adottato o in affidamento preadottivo tra il 1° gennaio 2015 e il 31 gennaio 2017. Per quanto riguarda l’adozione, fa fede la data di ingresso in Italia del minore che, nel vostro caso, rientra nel triennio in questione.

L’altro aspetto che determina l’effettivo diritto a usufruire della misura di sostegno è la condizione economica della famiglia. L’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) del nucleo familiare del genitore che presenta la domanda per il bonus, infatti, non deve superare i 25mila euro annui. In particolare, se l’Isee è compreso tra 7mila e 25mila euro all’anno, il bonus ammonta a 960 euro all’anno, suddiviso in 12 tranche mensili da 80 euro ciascuna. Se invece l’Isee è inferiore a 7mila euro, l’ammontare dell’assegno raddoppia. In ogni caso, le famiglie che ne hanno diritto possono usufruire del bonus per 3 anni a partire dalla data di nascita del figlio biologico e da quella di ingresso in Italia dell’adottato.

Attenzione però. Per poter contare sull’assegno mensile è necessario presentare la relativa domanda all’Inps entro 90 giorni dall’insorgenza del diritto. Se la richiesta viene presentata oltre questo termine, il bonus sarà corrisposto a decorrere dal mese di inoltro della domanda.

Nella speranza di aver risposto in modo esaustivo, vi invio un caro saluto,

 

Antonio Crinò

Direttore generale di Ai.Bi.