Idoneità. Bocciati dal Tribunale, ricorreremo in Corte d’Appello. Ma poi che succede?

Mia moglie ed io siamo una coppia più che unita. Dopo 12 anni di convivenza, ci siamo sposati solo per poter adottare. E invece non è servito a nulla. Siamo stati ritenuti non idonei ad amare un figlio che desideriamo con tutte le nostre forze. Mia moglie ed io non vogliamo rinunciare al nostro progetto di famiglia. Gli assistenti sociali ci hanno detto che i decreti vinti per ricorso possono rappresentare un ostacolo in molti Paesi. Anzi- stando alle loro parole- tanti Stati nemmeno li valutano, respingendoli al mittente e comunque quando invece vengono esaminati, finiscono nelle ‘riserve’ di serie B rispetto ai decreti “normali”. Tradotto,  i tempi d’attesa diventano lunghissimi. Il consiglio che ci è stato dato è di ricominciare il percorso per ottenere l’idoneità firmata dal Tribunale per i Minorenni e non dalla Corte d’appello.  Potreste darmi un vostro parere?

Pietro

 

ireneGentile Pietro,

le faccio i migliori auguri perché il matrimonio rappresenti, per lei e sua moglie, al di là dell’obbligo di legge necessario per adottare,  un’occasione di rilancio della vita di coppia. Mi dispiace per la mancata idoneità:  Amici dei Bambini sostiene da tempo la necessità di considerare ogni coppia una risorsa, da accompagnare verso una consapevole genitorialità. E invece troppo spesso servizi sociali e Tribunali applicano una cultura della selezione che demotiva e scoraggia. Ma per fortuna ci sono coppie capaci di non arrendersi. E lei e sua moglie mi pare siate una di queste. Riguardo alla sua richiesta, posso dirle che gli assistenti sociali hanno un po’ forzato la mano nel fornirle le informazioni. Mi spiego. Non esistono Paesi che rifiutano esplicitamente decreti d’idoneità firmati dalla Corte d’Appello, anziché dal Tribunale per i Minorenni. Ma è vero che decreti ottenuti dopo un ricorso generano un po’ di diffidenza e sollevano qualche dubbio. Capita quindi che  i Paesi d’origine dei minori vogliano vederci chiaro e magari chiedano di leggere anche la prima relazione negativa, proprio per capire quali siano state le problematiche che hanno portato a una valutazione negativa della coppia nella sua capacità di accoglienza. Ma è altrettanto vero che sono tante le coppie che riescono ad adottare dopo aver vinto in Corte d’appello il ricorso. Se posso aiutarla nella scelta sul da farsi, le aggiungo un aspetto non irrilevante. Intraprendere la via del ricorso, che  al 99% si traduce in una idoneità, non accelera l’iter adottivo. Quindi è ben comprensibile il consiglio dell’assistente sociale. Mi auguro che possiate realizzare la famiglia che desiderate perché tanti, troppi bambini attendono una mamma e un papà.

Cari saluti,

Irene Bertuzzi

Area Adozioni Internazionali di Ai.Bi.