Bambini in alto mare. E’ un sostegno a distanza o di accoglienza in famiglia?

Buongiorno,

Ho letto alcune notizie sul vostro progetto “Bambini in alto mare”. Potrei gentilmente avere maggiori informazioni a riguardo? Si tratta di sostegno a distanza o c’è la possibilità di prendere in affido temporaneo questo bambini?

Aspettando una sua risposta

Ringrazio anticipatamente

Mamma Letizia 

tenedini-2Cara Mamma Letizia,

prima di tutto grazie per la sua domanda.

Il progetto BAM, Bambini in Alto Mare nasce a ottobre 2013, a seguito del terribile naufragio al largo di Lampedusa, in cui morirono 366 persone (tra i superstiti c’erano 41 minori). Da quel momento le partenze, gli arrivi e, purtroppo, le tragedie in mare non si sono mai fermati.

Ai.Bi., che opera da anni a fianco dell’infanzia abbandonata, non poteva restare indifferente di fronte a questa tragedia umana; il suo impegno con il progetto BAM è quello di garantire ai minori stranieri non accompagnati il diritto ad un’accoglienza giusta, se possibile, in famiglia.

Il progetto si può sostenere sia attivando un Sostegno a Distanza che dando la propria disponibilità ad accogliere in affido famigliare un giovane migrante.

Sul nostro sito è possibile compilare un modulo, indicando, oltre i suoi dati, la tipologia di sostegno che vuole offrire (Sostegno a distanza; messa a disposizione di case libere o affido familiare). Nel caso la sua famiglia sia disponibile ad accogliere un giovane migrante, Le sarà chiesto di compilare una seconda scheda  per approfondire la sua disponibilità e valorizzarla al meglio. Sarà, quindi, contattata da un nostro operatore e adeguatamente formata per accogliere un Misna (Minore straniero non accompagnato). Occorre segnalare che Ai.Bi dà generalmente priorità alle coppie che già hanno avuto esperienze di accoglienza; altro elemento che potrebbe influenzare la realizzazione o meno dell’affido è la zona di residenza: è importante sapere se il vostro è un territorio molto sollecitato dal fenomeno migratorio e se le istituzioni prediligono una progettualità alternativa all’inserimento in centri comunitari.

Attivando un sostegno a distanza potrà, invece, supportare, il progetto BAM nella sua interezza, aiutandoci a garantire a bambini e ragazzi soli l’accoglienza cui hanno diritto.

Un caro saluto,

Valentina Tenedini

Area Italia di Ai.Bi.