Possiamo adottare un bambino straniero anche se abbiamo un reddito basso?

Cara Ai.Bi.,

siamo una coppia sposata da quasi 5 anni con il grande sogno di accogliere un bambino straniero. Per questo abbiamo la seria intenzione di iniziare il lungo percorso dell’adozione internazionale. Questo nostro desiderio, però, deve fare i conti con una certa ristrettezza economica con cui siamo costretti a convivere. Io sono casalinga e faccio lavoretti saltuari, mio marito è l’unico che lavora stabilmente e il suo stipendio non è comunque molto alto. Complessivamente, possiamo contare su un reddito piuttosto basso. Temiamo pertanto che questo aspetto della nostra coppia possa rappresentare un problema per l’adozione. Abbiamo letto, infatti, che in alcuni Paesi, come la Cina, è richiesto un certo reddito minimo per poter adottare. Sapete dirmi se i servizi sociali potrebbero valutare il nostro reddito basso come un impedimento ai fini dell’ottenimento dell’idoneità?

Grazie per le informazioni,

Giuliana

 

ireneCara Giuliana,

come potrai facilmente immaginare, il vostro è un problema comune a molte coppie, soprattutto in questi anni di crisi economica. Non possiamo negarle che, ai fini dell’ottenimento dell’idoneità, la situazione economica della coppia riveste una certa importanza.  Le spiego meglio.

I servizi sociali hanno il compito di valutare quanto gli aspiranti genitori siano effettivamente idonei ad accogliere un minore straniero in adozione, sondando la loro motivazione e la loro consapevolezza del significato dell’adozione. Per questo si impegnano innanzitutto a conoscere la storia della coppia e a ricostruirne le varie tappe. Al termine degli incontri, poi, si svolge la visita domiciliare, il cui scopo è quello di vedere la coppia nel suo ambiente e di accertare che essa possa garantire uno spazio di vita adeguato all’eventuale minore in arrivo. Questo per evitare che possano sorgere alcune difficoltà nelle tappe successive dell’iter. Le Autorità Centrali di alcuni Paesi, infatti, potrebbero non accettare una coppia con un reddito particolarmente basso.

In quest’ottica rientra anche il dovere degli enti autorizzati di verificare le concrete possibilità di adozione delle coppie da cui ricevono il mandato. In questo rientra anche la necessità di accertarsi che il reddito sia compatibile con quello che viene richiesto per una coppia che voglia accogliere e crescere un figlio.

In generale, posso dirvi che, se da un lato non è necessario essere benestanti per avere il diritto di adottare, dall’altro bisogna essere almeno in grado di garantire all’eventuale figlio un livello di vita dignitoso.

Un cordiale saluto,

 

Irene Bertuzzi

Adozioni internazionali di Ai.Bi.