Chi può fornire assistenza sanitaria specialistica per le patologie dei bambini adottati ?

Buongiorno Ai.Bi.

Io e mio marito tra poche settimane partiremo alla volta dell’Ucraina per andare a prendere nostro figlio adottivo. Si tratta di un bambino affetto da una particolare patologia di cui noi genitori, purtroppo, non sappiamo nulla. Nessuno dei nostri parenti o amici ne è mai stato affetto e anche il nostro medico di famiglia ha ammesso di conoscerla poco, consigliandoci di rivolgerci a uno specialista, fin dall’arrivo in Italia del nostro bambino.

Sappiamo bene che le coppie adottive alle prese con problemi analoghi al nostro sono tante. Vorrei quindi sapere se esistono dei medici specializzati in patologie particolarmente diffuse all’estero o ci sia qualcuno che ci possa fornire consulenza sanitaria per nostro figlio, appena torneremo con lui dall’Ucraina.

Abbiamo dato la nostra piena disponibilità ad accogliere un bambino “speciale” e non rinneghiamo certo questa scelta, ma devo ammettere che più si avvicina il momento del suo ingresso in famiglia e più sono spaventata dal dover affrontare le sue condizioni di salute.

Grazie mille per i consigli,

 

Federica

 

 

MACCHINA-DA-SCRIVERE11Cara Federica,

niente paura! Come lei stessa ha accennato nella sua lettera, le famiglie italiane che adottano minori con particolari patologie sono tante. Tutte possono contare su un aiuto messo a disposizione dal Gruppo di Lavoro Nazionale per il Bambino Immigrato che, insieme alla Società Italiana di Pediatria, gestisce una serie di strutture specializzate nelle patologie più diffuse tra i minori adottati.

Si tratta di una ventina di centri specializzati, diffusi più o meno su tutto il territorio italiano, particolarmente informati su patologie ormai debellate in Italia ma ancora diffuse in molti dei Paesi di origine dei bambini adottati.

Questi centri non sono presenti proprio in tutte le regioni, ma  – con l’eccezione della sola Sardegna – non vi sono territori del nostro Paese eccessivamente lontani da almeno una di queste strutture. Di seguito l’elenco completo, da nord a sud, delle città in cui si trovano: Torino, Verbania, Novara, Tradate (Va), Milano (con 2 centri), Genova, Negrar (Ve), Treviso, San Vito al Tagliamento (Pn), Parma, Firenze, Ancora, Roma (con 2 centri), Pescara, Lanciano (Ch), Napoli, Bari, Lecce, Messina e Palermo. Per gli indirizzi completi, la rimando al sito www.ginbi.org.

I servizi pediatrici erogati presso questi centri sono vari e numerosi: fornire informazioni sugli aspetti sanitari dell’adozione internazionale, eseguire uno screening sanitario dei minori adottati, valutare la documentazione sanitaria, effettuare indagini di laboratorio e consulenze specialistiche, fornire alle famiglie, ai medici curanti e agli uffici vaccinali le indicazioni sul reale stato di salute del bambino accolto e sulle eventuali necessità terapeutiche e profilattiche.

Partite pure tranquilli per andare a prendere vostro figlio: al ritorno, potrete usufruire dell’assistenza medica necessaria.

Un caro saluto,

 

Ufficio Stampa di Ai.Bi.