Adozioni gay, è scontro tra i ministeri. Costa (Famiglia): “Chiusa una fase di sentenze creative” Orlando (Giustizia): “Magistrati liberi di interpretare”

enrico costaMinistero della Giustizia contro ministero della Famiglia. La questione delle adozioni per le coppie omosessuali continua a spaccare non solo il Paese e il Parlamento, ma anche le stesse forze della maggioranza di governo. Lo scontro si è concretizzato in un botta e risposta tra il titolare delle politiche familiari Enrico Costa e il Guardasigilli Andrea Orlando.

Pochi giorni dopo l’approvazione della legge sulle unioni civili, il ministro Costa, intervenendo a un convegno del Forum Nazionale delle Associazioni Familiari, ha dichiarato: “In tema di stepchild adoption fino a oggi la giurisprudenza ha dato interpretazioni colmando un vuoto normativo. Ora quel vuoto non c’è più: c’è una norma chiara, quella sulle unioni civili, che esclude la stepchild adoption. Quindi mi attendo di vedere chiusa una fase di interpretazione creativa, visto che il provvedimento esclude l’adozione per gli omosessuali”.

Non si è fatta attendere la risposta del ministro della Giustizia Orlando che ha approfittato della sua audizione in commissione Giustizia di Montecitorio nell’ambito dell’indagine conoscitiva per la riforma della legge sulle adozioni per sottolineare che, riguardo a questi temi, “siamo in un campo in cui la legge chiede al giudice di apprezzare il caso concreto” e che “la legge non offre una soluzione che prevede automatismo ma dà il compito di una valutazione”. Insomma, per il Guardasigilli, in una questione delicata come quella dell’adozione di un bambino da parte di una coppia omosessuale, i magistrati dovranno avere libertà di interpretazione. “L’obiettivo – ha detto Orlando – è assicurare la continuità affettiva al minore e questo esclude qualsiasi modello di giudice ‘bocca della legge’”. Il ministro non ritiene quindi che il governo possa “dare indicazioni ai magistrati su come addivenire alle sentenze” e assicura che “la congruità delle singole sentenze è garantita dai diversi gradi di giudizio”. Concludendo con una stoccata al collega Costa: “Avrei bisogno di capire su quali elementi si fonda la certezza che non ci sarà più spazio per la creatività”.