Come si fa ad aprire una comunità mamma-bambino?

Buongiorno,

sono un’educatrice professionale con una decennale esperienza presso strutture di accoglienza per minori e per nuclei composti da donne in difficoltà con i loro figli. Da qualche tempo sto valutando l’ipotesi di aprire e gestire una nuova comunità per salvare dal disagio quante più mamme e bambini possibile. Nel corso degli anni ho avuto modo di conoscere decine di situazioni drammatiche, con donne costrette a fuggire da casa, vittime di abusi e violenze o lasciate sole da compagni inaffidabili. E ovviamente le conseguenze di tutto questo si riflettevano sui loro bambini. Vorrei dare il mio contributo nell’aiutare le donne e i figli in difficoltà a superare questi drammatici momenti. Vi chiedo quindi se sia possibile aprire una casa d’accoglienza per nuclei monogenitoriali o comunità mamma con bambino?

Cordialmente,

Giulia

 

MORETTIGentilissima Giulia,

le confermo che è possibile aprire un servizio di accoglienza per nuclei monogenitoriali. Questo tipo di servizio è conosciuto con il nome di “comunità mamma/bambino” anche se sarebbe meglio declinarlo in “comunità genitore/bambino”. Infatti la legge tutela il minore, cercando di mantenere il più possibile  il legame con il genitore, sia esso la mamma o il papà. Nelle statistiche poi risultano più mamme, ed è per questo che si sente parlare più spesso di “comunità mamma – bambino”.

Le caratteristiche necessarie per avviare questo tipo di servizio, dipendono molto dalla normativa regionale, pertanto può controllare sul sito della sua regione quanto viene richiesto. Una volta verificato che le sue caratteristiche rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa regionale di riferimento, può contattare noi di Amici dei Bambini che saremo pronti a fornirle un servizio di consulenza per aiutarla nella realizzazione della struttura di accoglienza monogenitoriale. L’indirizzo e-mail di riferimento è italia@aibi.it. In alternativa può chiamare al numero 02.988221353.

Ai.Bi. Amici dei Bambini ha molto a cuore questo tipo di servizio: da parecchi anni, infatti, gestiamo due case di accoglienza che hanno aiutato nel loro percorso verso l’autonomia molte donne giovani con i loro piccoli figlioli!

Un caro saluto,

 

Diego Moretti

Area Italia di Ai.Bi.