Siria. Ponte aereo per aiuti umanitari nelle città assediate. Ai.Bi. in prima linea con distribuzione di viveri e pasti “ready to eat” ad Aleppo, Binnish, Homs e Damasco

siriaUn passo avanti”. “Una riunione utile”. Per qualcun altro addirittura “indispensabile”. Anche se di nuovo c’è poco, sotto il pallido sole di Vienna, al termine della riunione degli oltre venti Paesi che costituiscono il Gruppo di supporto alla Siria è ribadita la volontà di assicurare un cessate il fuoco effettivo – pena l’esclusione dal processo di pace di chi la viola – e di garantire aiuti umanitari anche tramite ponte aereo.   Sul fronte umanitario, le grandi potenze sono d’accordo sulla ripresa dell’accesso degli aiuti umanitari nelle città assediate, strette in una morsa che per l’inviato speciale dell’Onu, Staffan de Misturaricorda le tecniche del Medio Evo“. Ovvero privare gli assediati di acqua, cibo, medicine.

Se non verrà consentito l’accesso degli aiuti, il Programma Mondiale Alimentare interromperà le forniture via terra e metterà in campo ponti aerei e aiuti paracadutati. Gli analisti sottolineano tuttavia che si tratta di una extrema ratio, perché le organizzazioni sul campo privilegiano la via terrestre.

Come Ai.Bi, Amici dei Bambini, che con i partner locali è attiva in Siria, a Idlib, Aleppo e nelle aree assediate di Homs e Damasco con interventi di prima e seconda emergenza. Proprio qui, in queste aree più martoriate dalla guerra e dai bombardamenti, Ai.Bi. ha lanciato la  campagna “Non lasciamoli soli” fornendo supporto alimentare, sanitario, educativo e psicologico di cui hanno beneficiato finora migliaia di bambini e famiglie.

Interventi che saranno illustrati domani 19 maggio nel corso della conferenza stampa che si svolgerà alle 11.30 presso il Consiglio della Regione Lombardia (Sala Gonfalone).

Un evento nel corso del quale, alla presenza dei gruppi consiliari della Lega Nord, Lista Maroni Presidente, Pensionati, Lista Ambrosoli, Gruppo Misto, NDC e PD, Andrea Moroni (responsabile della Cooperazione Internazionale di Ai.Bi) illustrerà gli obiettivi raggiunti e le nuove sfide, progetti e iniziative pronti a partire.

Perché in Siria si sta consumando un dramma senza eguali. La guerra civile, iniziata più di 5 anni fa, ha raggiunto livelli di violenza tale da provocare una crisi umanitaria senza precedenti.  All’interno della Siria sono 13 milioni le persone in stato di necessità, di cui circa 8 milioni sono sfollati interni che hanno perso tutto. Di questi, almeno la metà sono bambini: un’intera generazione di siriani che rischia di andare perduta per sempre.

Per loro il tuo aiuto è importante!