Cagliari. Sabato 28 maggio, l’open day sull’adozione internazionale: aprirsi alla genitorialità e diventare “Famiglie senza frontiere”

famiglia-adottivaL’accoglienza e l’adozione si ispirano ai principi olimpici. Sì, perché aprire il cuore ad un bambino è un’emozione ricca di adrenalina ma anche di sfide. È per questo che è importante conoscere il mondo dell’adozione e “allenarsi” per affrontare le difficoltà con consapevolezza.

Con questo orizzonte, sabato 28 maggio a partire dalle ore 9, la sede sarda di Amici dei Bambini, in  via Monsignor Cogoni 7a a Cagliari, ospiterà l’edizione 2016 dell’Open Day “Famiglie senza frontiere”, organizzata da Ai.Bi. Sardegna.

Durante la giornata ci saranno vari momenti formativi, in cui le famiglie adottive, nazionali e internazionali, porteranno la loro testimonianza di accoglienza, e  gli aspiranti genitori accoglienti potranno porre qualsiasi domanda riguardo al mondo dell’adozione.

Marcella Griva, psicologa, psicoterapeuta e consulente di Ai.Bi., coinvolgerà i presenti in vari seminari improntati sul significato dell’attesa dell’adozione, sui cambiamenti che subentrano quando il sogno di essere genitori diventa realtà e sull’importanza di cogliere le emozioni che i bimbi provano quando trovano una mamma e un papà.

A intervenire durante l’open day sarà anche Maria Adele Meirani, coordinatrice delle scuole San Vincenzo e San Giuseppe di Cagliari, che parlerà della diffusione della cultura dell’accoglienza.

Dopo momenti di svago e giochi che coinvolgeranno adulti e piccini, la giornata si chiuderà con un must per la sede sarda: i bimbi presenti potranno divertirsi a piantumare ortaggi e fiori nel giardino-orto.

Per noi è ormai un appuntamento irrinunciabile. Per i bambini è bello giocare con la terra e con l’origine delle coseracconta Alessandro Cuboni, referente Ai.Bi. in Sardegna – : Quando tornano durante i colloqui nel periodo post-adottivo, i piccoli si emozionano a raccogliere i pomodori, melanzane o cetrioli da loro seminati nel nostro orto”.

Già, perché l’orto è la metafora perfetta del lavoro costante che Regione, Servizi Sociali e Amici dei Bambini fanno quotidianamente nell’isola per offrire alle famiglie i migliori frutti: l’assistenza e l’accompagnamento necessari all’adozione.