Napoli. Coppia di coniugi compra la neonata da una donna Rom. Erano in attesa per un’adozione

utero in affittoIl desiderio di una coppia per un figlio che tarda ad arrivare e che forse non arriverà mai. Una donna incinta, pronta a cedere la piccola che porta in grembo. E un piano studiato nei minimi particolari per riuscire a ingannare tutti: amici e parenti. E la legge.

Ennesimo caso di “compravendita”, per fortuna fallita, messa in scena da una coppia di Napoli che dopo aver fatto domanda di adozione, ma, sfiniti e scoraggiati dai tempi e dalle burocrazie troppo lunghe, hanno “optato” per l’illegalità. Comprare un bambino da una donna Rom.

La coppia, della provincia di Napoli è stata scoperta dalla Polizia Municipale al termine di indagine disposte dalla Procura per i minori. A questa era giunta una segnalazione relativa all’ apparizione di un neonato in casa di una coppia di ultraquarantenni che aveva presentato domanda di adozione al Tribunale per i minorenni. Agli Agenti dell’Unità Operativa Tutela Minori i coniugi hanno dichiarato che il bambino era nato da una relazione extraconiugale e che avevano di comune accordo deciso di accogliere in famiglia.

Ma la prova del DNA ha escluso la paternità ed il bambino,  tolto alla coppia per disposizione del Tribunale dei Minori, è stato dichiarato adottabile.

Storia deprecabile che riflette la triste realtà e la profonda crisi che vivono le adozioni internazionali in questo momento. Coppie desiderose di dare una casa a un bambino ma che non aiutate e supportate nell’iter adottivo, in preda alla disperazione, cedono all’illegalità.

E così alla fine pagano sempre i minori. 

E dire che esiste l’adozione di cui si potrebbero accorciare i tempi, semplificare le procedure e ridurre i costi: a beneficio dei bambini abbandonati nel mondo che aspettano solo una mamma e un papà che lo accolga nel pieno rispetto delle regole.