L’Espresso. Adozione: le promesse mancate di Renzi e la paralisi della CAI

sede cai

Anche “L’Espresso” denuncia i ritardi con cui si sta procedendo alla riforma della legge sulle adozioni in Italia, promessa dal premier Renzi a febbraio e ancora ferma al palo. Ma non solo. Il settimanale evidenzia anche la paralisi della Commissione Adozioni Internazionali che “non si riunisce da tre anni”. Di seguito riportiamo integralmente l’articolo “Adozioni, la riforma non è più urgente”, pubblicato domenica 20 dicembre a firma della giornalista Susanna Turco.

 

Sublime lo stato dell’arte in tema di adozioni in Italia. La riforma, promessa in febbraio dal premier Renzi nel mezzo della guerra sulla legge per le unioni civili, è più che  al palo: siamo ancora al punto uno, l’ascolto degli esperti. Eppure da più parti s’era detto che una revisione era necessaria, urgente: e non solo per regolamentare l’accesso delle coppie omosessuali, ma per tutti i soggetti interessati. E invece il ciclo delle audizioni in commissione Giustizia alla Camera, prodromo in teoria di una proposta di legge, si è sfilacciato fino all’autunno (sarebbe dovuto durare un mese). L’ultima audizione è, oltretutto, quella di Silvia Della Monica, già presidente e ora vice della Cai, la Commissione adozioni internazionali che ha la competenza esclusiva sull’ingresso dei minori in Italia e dovrebbe controllare tra l’altro la regolarità degli enti che ne occupano. Ecco: la Cai, a sua volta, non si riunisce da tre anni. Persino il sito web del resto, è fermo al mese di giugno. Viste queste premesse, il calo del 20 per cento delle adozioni internazionali (passate dai 2.825 bambini nel 2013 ai 2.211 nel 2015), non stupisce più di tanto.