Che fare se il Tribunale ci impone un decreto vincolato nonostante siamo “in là” con l’età?

Salve,

siamo una coppia veneta un po’ “in là” con l’età per diventare genitori: io 47 anni e mio marito 51. Qualche tempo fa abbiamo ottenuto dal Tribunale per i Minorenni di Venezia, dopo vari mesi di attesa, il decreto di idoneità per l’adozione internazionale. Con nostra grande sorpresa ci siamo però trovati di fronte a un decreto vincolato a un minore di 0-5 anni.

Ammetto che abbiamo sempre sperato in un bambino “il più piccolo possibile”, come ogni coppia sogna, ma siamo anche sempre stati consapevoli che un minore in età prescolare, per la nostra età “non più giovanissima”, ci avrebbe precluso le strade in diversi Paesi.

E purtroppo così sta avvenendo. Già dai primi incontri con gli enti autorizzati che abbiamo conosciuto nella nostra regione ci stiamo rendendo conto di quanto sia difficile la situazione che si è creata. Le porte ci vengono chiuse con la formula “siete troppo vecchi e il gap tra la vostra età e quella massima che il bambino dovrà avere al momento dell’abbinamento non ci permette di lavorare con serenità”.

Ci rendiamo conto, effettivamente, che il vincolo che ci è stato imposto è troppo “pretenzioso”. Ma proprio per questo mi chiedo perché il Tribunale, sapendo la situazione che si sarebbe creata, ci ha imposto questo vincolo? Ora che cosa dovremmo fare, rinunciare all’adozione?

Grazie,

Maria Luisa

 

cbernicchi-fotoCara Maria Luisa,

la condizione in cui vi trovate è purtroppo comune a sempre più coppie di aspiranti genitori adottivi, soprattutto in Veneto. Il Tribunale per i Minorenni di Venezia, infatti, è uno di quelli che più frequentemente rilascia i cosiddetti decreti vincolati.

Nella sua lettera lei inquadra precisamente la situazione. Il vincolo a un bambino così piccolo riduce notevolmente la possibilità di adottare per chi lo riceve. In alcuni Paesi, infatti, adottare un bambino così piccolo è ormai praticamente impossibile. In Sud America, per esempio, è difficilissimo poter accogliere un minore di età inferiore ai 6/7 anni, a meno che non sia un componente di un gruppo di fratelli. Ma se il vincolo, oltre a imporre l’età, stabilisce anche che l’adozione debba essere limitata a un solo bambino, questo di fatto pregiudica totalmente la possibilità di adottare in alcuni Paesi.

In un quadro già così complesso, la situazione si complica per gli aspiranti genitori un po’ “in là” con l’età. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che la legge italiana sulle adozioni prevede che la differenza massima di età tra coniugi adottanti e minore adottando non può superare i 45 anni, calcolati rispetto all’età del coniuge più giovane. Tenendo presente che le procedure adottive fino al momento dell’abbinamento con un minore richiedono tempi non brevissimi e che nel frattempo, ovviamente, l’età dei genitori avanza, diventa sempre più difficile riuscire a trovare un minore di età inferiore ai 5 anni e con massimo 45 anni di differenza rispetto al coniuge adottivo più giovane.

Dalla combinazione di questi fattori si intuisce quanto sia difficile riuscire a realizzare un’adozione con un decreto come il vostro. Il mio consiglio è comunque quello di non mollare: provate a rivolgervi a quegli enti che operano nei Paesi in cui è ancora possibile adottare bambini sotto i 5 anni. Con la speranza che i tempi non siano molto lunghi e che quindi il vostro sogno di adottare possa diventare realtà.

Un caro saluto,

 

Cinzia Bernicchi

Adozioni internazionali di Ai.Bi.