Perché per l’adozione a distanza la quota mensile è di 50 euro, mentre per il sostegno a distanza è di 25?

Gentili operatori di Ai.Bi.,

ho dato uno sguardo ai vostri progetti di adozione a distanza e di sostegno a distanza. Avrei il desiderio di avviare un contributo a favore di uno o più bambini abbandonati che vivono in istituto. Ho visto che, a seconda della forma di sostegno scelta, l’importo della quota da versare è diversa. Vorrei capire come viene impiegata tale quota e quali sono le differenze nell’utilizzo di questa somma a seconda che si scelga l’adozione a distanza o il sostegno a distanza.

Grazie per la preziosa informazione.

Franca

 

carlotta pacioneCara Franca,

Ai.Bi. dà la possibilità di scegliere fra due iniziative di sostegno continuativo. L’adozione a distanza è un rapporto personalizzato ed esclusivo con un bambino in grave difficoltà famigliare. A sostenere il minore sarà un unico e solo sostenitore che avrà la possibilità di comunicare con lui, ricevere foto e aggiornamenti periodici sul suo percorso di crescita e, qualora lo desideri, andare anche a conoscerlo nel suo Paese. La quota mensile richiesta, pari a 50 euro, viene impiegata per garantire al bambino adottato a distanza tutto ciò che necessita per la sua crescita: istruzione, vitto, assistenza medica, giochi, vestiario…

Il sostegno a distanza è invece una partecipazione diretta alle attività progettuali di Ai.Bi. rivolte ai minori in difficoltà famigliari, ospiti di una comunità di accoglienza. In questo caso la quota mensile richiesta, pari a 25 euro, serve a supportare i progetti in corso in uno dei Paesi esteri in cui Ai.Bi. opera: nello specifico, contribuisce a migliorare le condizioni di vita di tutti i bambini della comunità, assicurando loro alimentazione adeguata, visite mediche specialistiche, attività socio-educative, corsi di formazione professionale, percorsi di inserimento lavorativo per gli adolescenti.

In entrambi i casi, Ai.Bi. assicura che l’80% dell’importo della quota mensile verrà destinato al bambino adottato a distanza o al progetto sostenuto a distanza, mentre il restante 20% sarà utilizzato in Italia per le campagne di informazione e sensibilizzazione, oltre che per le spese operative e di gestione.

A presto,

 

Carlotta Pacione

Ufficio Sostegno e Adozione a Distanza di Ai.Bi.