Adozioni internazionali. Il decreto vincolato per età è davvero una garanzia per la tutela della coppia o è un effettivo impedimento?

Buongiorno Ai.Bi.

Non ci conosciamo ancora personalmente, ma mi rivolgo a voi perché ho saputo che siete impegnati da molto tempo in una battaglia contro ciò che sta impedendo, di fatto, a me e a mio marito di adottare un bambino. Mi riferisco ai famigerati decreti vincolati.

Io e mio marito abbiamo ottenuto dal nostro Tribunale dei minorenni l’idoneità per l’adozione internazionale, ma a essa i giudici hanno deciso di porre un vincolo relativo all’età del bambino: non potremo adottare un minore più grande di 4 anni.

Quando abbiamo chiesto spiegazioni, ci è stato detto che quel provvedimento era da interpretare come un aiuto nei nostri confronti, una sorta di garanzia del fatto che avremmo adottato un bambino piccolo e di difesa da quegli enti che, altrimenti, ci avrebbero costretto ad adottarne uno grande.

Fatto sta, però, che dopo diversi mesi non abbiamo ancora trovato un ente disposto ad accettare il mandato da noi. Ci dicono che, con quel vincolo, adottare è praticamente impossibile. Insomma: tutt’altro che una garanzia! Il nostro è un caso isolato o le coppie “vittime” dei decreti vincolati sono tante?

Grazie,

Elena

 

cbernicchi-fotoCara Elena,

tra i tanti problemi che affliggono l’adozione internazionale in questi anni e che non fanno altro che allontanare le potenziali coppie adottive da questa forma di accoglienza, c’è anche quello dei decreti vincolati. Una “moda” sempre più diffusa, purtroppo, in particolare presso alcuni Tribunali per i Minorenni, che di fatto rende difficilissimo, se non impossibile, la realizzazione di un progetto adottivo per molte coppie.

I decreti vincolati, come la sua stessa esperienza dimostra, non sono affatto una garanzia di poter adottare un bambino piccolo. Al contrario, si rivelano un provvedimento che spesso impedisce, comprensibilmente, a molti enti di accettare il mandato di quelle coppie per cui si rivelerebbe praticamente impossibile trovare un minore da abbinare che rispetti i requisiti previsti dal vincolo posto al decreto di idoneità. Non mi sorprende, quindi, che anche voi stiate facendo molta fatica a trovare un ente autorizzato disponibile ad accettare il vostro mandato.

Questo accade perché, imponendo che il minore da accogliere non superi una certa età, il decreto di fatto elimina la possibilità di adottare in interi Paesi. Quelli del Sud America, per esempio, fanno adottare all’estero ormai quasi soltanto bambini un po’ più grandicelli e quelli piccoli si trovano quasi solo come membri di gruppi di fratelli. Molti enti, quindi, non saprebbero a quali Paesi destinare le coppie provviste di un vincolo troppo restrittivo.

E non dimentichiamo che spesso l’età del bambino prevista dal decreto vincolato è riferita al momento dell’adozione. Tenendo presente che l’iter adottivo spesso non è molto breve, il rischio è che, mentre si lavori per il disbrigo delle pratiche, il minore superi l’età prevista dal decreto.

Da tutto ciò appare chiaro, inoltre, che il vincolo, oltre a non favorire certo le aspiranti coppie adottive, non va neppure incontro all’interesse dei minori. Favorendo l’adozione solo di quelli più piccoli, infatti, i decreti vincolati trascurano le esigenze dei bambini più grandi. Quelli che, con il passare del tempo, hanno sempre meno possibilità di essere adottati, rischiando quindi di non ritrovare mai più una famiglia.

Come Ai.Bi. continueremo senza dubbio a schierarci contro questo genere di provvedimenti.

Un caro saluto,

 

Cinzia Bernicchi

Adozioni internazionali di Ai.Bi.