tribunale minorenni

Adozione nazionale. Perché è così difficile trovare coppie disponibili all’accoglienza di bambini dichiarati adottabili?

Cara Ai.Bi.,
sulla vostra pagina facebook, più di una volta ho letto di alcuni appelli da voi pubblicati e ripresi, si legge, dal Tribunale Minorenni Milano. Mi sono chiesta come mai fosse necessario farne un appello su un social network e come mai la loro situazione abbia una specifica rubrica online.  Immagino che non ci siano coppie disponibili per la loro adozione, ma è davvero molto strano che in tutta Italia non ce ne sia una pronta ad abbracciare uno di questi bambini.

Perché dunque la loro situazione di adottabilità non viene estesa a tutti i tribunali italiani una volta terminate le famiglie disposte all’adozione sul territorio lombardo?

Grazie delle spiegazioni
Angelica

Carissima Angelica,

non è la prima volta che qualcuno ci rivolge la sua stessa domanda e siamo ben felici di rispondere e chiarire i motivi per quali motivi spesso Amici dei Bambini usufruisce di un social network per divulgare una richiesta del Tribunale per i Minorenni di Milano.

I bambini di cui “portiamo la voce su facebook” fanno parte di una rubrica speciale del sito del Tribunale, che si chiama “Adozione di minori con bisogni speciali”. La loro situazione e il loro vissuto viene pubblicato in questa speciale sezione perché non è stata trovata una famiglia disposta ad adottarli.

Il motivo del loro appello online è da ricercarsi nella mancanza di una banca dati nazionale, e cioè una sorta di database che contenga tutte le richieste delle famiglie pronte ad adottarli: nonostante ci sia una legge del 2000 che ne prevede la creazione, ad oggi nessuna banca dati è nata.

L’urgenza reale da affrontare è proprio l’assenza di una Banca Dati condivisa tra tutti e 29 i Tribunali per i Minorenni presenti sul territorio nazionale, che sia in grado di rendere facilmente disponibili in qualunque delle sedi le informazioni sui bambini in attesa di adozione con le loro specificità, da un lato, e quelle sulle coppie disponibili e idonee all’adozione, dall’altro. Un servizio che la legge ha previsto fin dall’anno 2000, ma che – nonostante la vittoria di un ricorso di Ai.Bi. al Tar del Lazio nel 2012 – pare ancora incredibilmente lontano dal vedere la luce.

Sei anni dopo il ricorso al TAR comunque nessuna Banca Dati è stata creata.

Ne emerge un profondo disinteresse da parte dei governi nei confronti dei bambini abbandonati alla ricerca di una famiglia: nonostante la nostra lotta non si fermerà mai, attualmente possiamo solo utilizzare tutti i canali a nostra disposizione per diffondere la notizia dell’esistenza di tantissimi bambini che hanno solo bisogno di essere abbracciati da una madre e da un padre.

Staff Ai.Bi.