Kenya. La storia di Geoffrey: riabilitato dalle droghe ma costretto a lasciare l’istituto

Con il Sostegno a Distanza Ai.Bi. si prende cura del suo reinserimento nella società. Lontano dai pericoli della baraccopoli

Il Kenya è un paese molto giovane, basti pensare che il 75% della popolazione ha un’età inferiore ai 30 anni. Si stima che approssimativamente 3,6 milioni di bambini sotto i 18 anni siano orfani o in situazione di elevata vulnerabilità. Questo significa che un quinto della popolazione minorenne rientra nella categoria degli OVC (Bambini Orfani o Vulnerabili) e di questi il 44% ha perso uno o due genitori a causa dell’HIV.

Ai.Bi. – Amici dei Bambini collabora da anni in Kenya con istituti che si occupano di offrire un tetto ed amore ai bambini in difficoltà che non hanno alcuna alternativa. Per alcuni di loro è stato possibile in passato procedere con adozioni locali, reinserimento nella famiglia allargata ed affidataria. Per altri nessuna di queste ultime opzioni è stata applicabile, Ai.Bi. ed i collaboratori si occupano dunque di supportare tutti gli adolescenti che non hanno come unico punto di riferimento l’Istituto ed il personale con la quale sono cresciuti.

Talvolta almeno un membro della famiglia è presente ma non vi sono le condizioni affinché possa occuparsi del minore che rimane dunque a carico dell’Istituto o non può far grande affidamento sulla sua cerchia familiare.

Questo è il caso di Geoffrey, nato nel 2006 in una delle baraccopoli più problematiche a Nairobi, Dandora. La mamma è venuta a mancare quando era molto piccolo, così la zia lo ha accolto in casa ma le difficoltà finanziarie in cui la famiglia ricadeva lo hanno portato in giovane età a mendicare e vivere in strada.

Nel 2015 è arrivato al Centro Kwetu Home of Peace, ha vissuto nell’istituto ed è stato riabilitato dalle droghe ed ancora oggi supportato a scuola grazie al sostegno a distanza del programma di Ai.Bi.

Dal 2018 è tornato a vivere dalla zia, non potendo vivere nell’Istituto per più di due anni. Vorrebbe andare in una scuola che gli offra anche la possibilità di vivere in un Campus sicuro e con i pasti garantiti, ma è molto costoso. Frequenta dunque la prima media vicino casa ma studiare in un contesto così difficile e con scarso accesso ai beni primari rende tutto molto più complesso.

Ringrazia il cielo di avere sempre il sostegno di Kwetu ed Ai.Bi. ed accesso ai workshops organizzati durante le vacanze, ma spera un giorno di poter studiare lontano dai pericoli e tentazioni della baraccopoli.

Ai.Bi. continua a lavorare per proteggere i ragazzi che come Geoffrey non vivono più in istituto e meritano grande monitoraggio, attenzione e cura. Ma per farlo ha bisogno del supporto dei suoi sostenitori a distanza.