I bimbi ucraini e l’impossibilità d’adozione

Con questa lettera ci facciamo portavoce di quei minori istituzionalizzati che dall’Ucraina vengono ogni anno, e già da alcuni anni, in Italia presso famiglie che, pur desiderandolo ed avendone i requisiti, non li possono adottare in virtù delle disposizioni di legge riguardo alla differenza dei 45 anni d’età.
Tali disposizioni sono più restrittive che nel nostro paese e non ammettono deroghe. Per questo chiediamo il vostro aiuto per far sentire la nostra voce presso le autorità ucraine competenti, affinchè si consideri la possibilità di concedere delle deroghe sulla valutazione dei singoli casi, come ad esempio, quando trattasi di minori ospitati per più di due o tre anni dalla medesima famiglia e con un’età superiore ai 12 anni. Ciò in base a considerazioni di vitale importanza per il bene dei minori stessi perché a 12/13 anni questi ragazzi son destinati per lo più a rimanere in istituto fino alla maggiore età. Da tempo poi, sono ospitati periodicamente da una famiglia che identificano ormai come propria, la amano e ne vengono ricambiati. Con tutto il rispetto per un Paese e le sue leggi, vi chiediamo di appoggiare questa nostra istanza, perché non vengano vanificati i sogni e le aspettative di bambini che qui hanno trovato molto più che una vacanza, anche se solo di ciò doveva trattarsi nelle buone intenzioni di tutti. L’amore può superare anche le buone intenzioni.

Fonte: Vita

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