Adozione Internazionale. Ma sono proprio necessarie tutte queste pratiche burocratiche?

Gentile Ai.Bi.,

siamo una famiglia che sta cominciando il percorso dell’Adozione Internazionale, abbiamo appena cominciato l’iter con i servizi sociali. Siamo felici di aver finalmente intrapreso questo progetto per diventare genitori, ma siamo spaventati dalle problematiche e dalle pratiche burocratiche. Dei nostri cari amici hanno avuto tantissime difficoltà sia nel percorso per il raggiungimento dell’idoneità che nel percorso con l’ente. Adesso sono stati abbinati a tre bellissimi fratellini ma sembra che le complicazioni non siano finite.

L’ente ha infatti richiesto loro tantissima documentazione, anche dopo l’abbinamento col paese si ritrovano a dover incontrare lo psicologo per integrare le relazioni, per test sulla personalità. Le informazioni sui bambini non sono chiarissime e complete sugli aspetti del passato e lasciano dubbi sugli aspetti medici. Siamo un po’ spaventati da questa incertezza.

Marco e Luciana

Carissimi Luciana e Marco,

il percorso verso l’Adozione Internazionale è un percorso di scoperta di se, di maturazione, di acquisizione di competenze su quello che vi ritroverete a vivere all’arrivo dei bambini, ma è innanzitutto un percorso di fiducia in voi stessi e nei servizi che vi accompagneranno. Tralasciando l’iter che porta al raggiungimento dell’idoneità, a proposito del quale noi, come Ai.Bi., ci battiamo da anni per il principio di accompagnamento delle coppie all’adozione, piuttosto che di selezione, cerchiamo di rispondere alla parte riguardante l’ente autorizzato e le pratiche burocratiche.

Il primo passaggio del vostro percorso è il deposito del dossier presso l’autorità centrale del paese straniero dove verrete destinati. I paesi richiedono la documentazione completa che permetta di avere un quadro tecnico della coppia su tutti i punti di vista, anagrafico, finanziario, giudiziario e sanitario. Successivamente nel percorso dell’iter ogni stato analizza secondo le diverse sensibilità il vostro dossier, se i paesi sudamericani sono spesso più attenti alle specifiche socio-psicologiche, quelli dell’Est sono più precisi in quelle tecnico-burocratiche.

L’ente vi accompagna per mano nella comprensione della documentazione ma spetta a voi assolvere le richieste. Importante per questo è avere fiducia nei referenti di sede e nelle desk che seguono il vostro iter. Senza un affidamento non si riesce ad affrontare il periodo dell’attesa, soprattutto quando le incombenze burocratiche terminano e inizia il silenzio, l’attesa silenziosa che qualcuno ti chiami e ti dica, vorremmo incontrarvi per parlarvi dei vostri figli.

Staff Ai.Bi. – Amici dei Bambini