Diritti dei minori. Perché il Garante Nazionale dell’infanzia non è ancora in servizio? AGGIORNAMENTO

Minori senza tutela politica per le solite lungaggini burocratiche. Per il via all’esercizio delle funzioni si attende ancora il via libera del Csm.

 Con determinazione di nomina del 13 novembre scorso, il presidente della Camera Roberto Fico e la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati hanno nominato la dottoressa Carla Garlatti, nuovo titolare dell’autorità garante dell’infanzia e dell’adolescenza.

Fin qui tutto bene. La dottoressa Garlatti, che durerà in carica 4 anni, è un magistrato ordinario di lungo corso ed esperienza che ha rivestito tra gli altri, anche l’incarico di presidente del Tribunale dei Minori di Trieste, il problema è che sono trascorsi quasi 2 mesi dalla nomina e la dottoressa Garlatti ancora non ha potuto iniziare a svolgere il suo incarico.

Eppure oggi più che mai il suo è un ruolo essenziale, in un momento storico così delicato a causa dell’emergenza sanitaria che mette in difficoltà le famiglie, che tocca così profondamente le vite di tutti, soprattutto dei più fragili, quindi anche dei minori, isolati, sradicati dal loro quotidiano contesto di vita, in balia delle decisioni degli adulti.

Istituita con legge 112 dell’ 12 luglio 2011, l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza “agisce innanzitutto per promuovere l’attuazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (New York 20 novembre 1989) e degli altri strumenti internazionali in materia – si legge sul sito dell’ AGIA -Numerosi progetti sono volti, in particolare, ad assicurare la conoscenza da parte dei bambini e dei ragazzi dei propri diritti e la consapevolezza di esserne pienamente titolari”.

 Le numerose competenze attribuite dall’articolo 3 della legge istitutiva all’Autorità “sono riconducibili a diverse azioni: ascolto e partecipazione, promozione e sensibilizzazione, collaborazione, elaborazione di proposte, pareri e raccomandazioni”.

E l’attività dell’Autorità, tocca molti ambiti quali l’inclusione, il benessere, la famiglia, la partecipazione, l’educazione e la protezione dei minori.

Ora si attende il via libera del CSM

Cos’è che frena allora la presa di possesso della carica alla dottoressa Garlatti?

Non la sua volontà, come sottolinea anche il quotidiano Libero, ciò che si attende è “l’autorizzazione al fuori ruolo, da parte del Consiglio Superiore della Magistratura. La dottoressa Garlatti infatti, è un magistrato ordinario e per lasciare le funzioni giudicanti per espletare quelle di Garante ha bisogno del via libera del Csm”.

 Insomma sembrerebbe che il problema sia come al solito nei lunghi tempi della macchina burocratica che fedele a se stessa non tiene conto dell’urgenza del momento e della necessità che il nuovo garante prenda servizio immediato.

AGGIORNAMENTO: La dottoressa Garlatti è entrata nel pieno possesso delle sue funzioni

Apprendiamo  a distanza di  alcuni giorni dalla nostra pubblicazione, attraverso un comunicato, che la dottoressa Carla Garlatti da giovedi 14 gennaio è finalmente entrata nel pieno possesso delle sue funzioni di Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.

La dottoressa Garlatti, si legge nella nota, ha ricevuto il 30 dicembre scorso, dal Consiglio Superiore della Magistratura l’autorizzazione “al fuori ruolo” in quanto magistrato, a questa è poi seguita la determinazione da parte del Ministero della Giustizia.

Ai.Bi. augura alla dottoressa Carla Garlatti i migliori auguri di buon lavoro!