Italia. Con il COVID il crollo delle nascite: 400 mila nati nel 2020, la metà dei morti

Prosegue inarrestabile il calo delle nascite in Italia: meno 3,8% rispetto al 2019 e meno 30% rispetto al 2008. La pandemia gioca un ruolo decisivo, ma uscire dall’emergenza non basterà a invertire la tendenza

I dati riguardanti i nuovi nati erano in calo costante da tempo, in Italia, ora la pandemia sembra aver inferto un ulteriore colpo.

In 50 anni nascite scese del 60%

I numeri sono impietosi: rispetto al 2019 il calo delle nascite dell’ultimo anno è nell’ordine del 3,8%, confermando per il dodicesimo anno consecutivo la tendenza al ribasso. Nell’arco di 13 anni l’asticella è scesa del 30%, mentre, rispetto agli anni del baby-boom… è meglio non fare paragoni: – 60% nei confronti dell’anno record 1964.
Per la prima volta le nascite sono arrivate ad essere all’incirca la metà rispetto alle morti: 404.104 contro 746.146. Un saldo negativo di 342.042 unità che dovrebbe portare la popolazione italiana, in attesa del dato Istat definitivo, per la prima volta da nove anni al di sotto dei 60 milioni.

E il 2021 non promette nulla di buono, visto che gli ultimi mesi dell’anno scorso, in cui sono nati i bambini concepiti nei primi mesi di lockdown, hanno fatto segnare percentuali al ribasso molto più accentuate rispetto alla media annuale. Gli indizi, d’altra parte, confermano il proseguire del trend, se è vero che anche le ricerche su Google di termini come “gravidanza” o “test di gravidanza” hanno subito un tracollo, mentre le vendite in farmacia della pillola anticoncezionale ordinaria, nel marzo scorso, hanno avuto un incremento dell’11%.

Non è solo una questione di pandemia

Il fatto che a una crisi globale come quella della pandemia si reagisca facendo meno figli rientra nella normalità di ciò che la storia insegna, fu così anche nel 2008 all’indomani del deflagrare della crisi finanziaria. La storia insegnerebbe anche che dopo grandi crolli si assiste a riprese negli anni seguenti, ma, come detto, il trend italiano è irreversibile da anni e l’impressione è che le nascite non seguiranno gli esempi dei “rimbalzi” degli indici della borsa.

A pesare, lo si dice da tempo, sono le incertezze economiche, i problemi legati al lavoro, ma anche l’età avanzata delle coppie che rende la finestra di fertilità più ristretta.
L’unica cosa certa è che quello delle nascite sarà uno dei problemi più urgenti da affrontare nei prossimi anni.