Siria. Settembre 2021 nei campi profughi: i numeri terribili di una guerra che sembra non finire mai

In uno scenario di guerra costante e povertà, non si fermano le attività di Ai.Bi. e Kids Paradise in Siria, a favore delle famiglie vulnerabili. L’invito ad un segno di solidarietà per farle sentire meno sole e dimenticate

A dieci anni dall’inizio della guerra civile, in base ai rapporti delle Nazioni Unite del 2021, delle 4,2 milioni di persone nel nord-ovest della Siria, circa 2,8 milioni sono sfollate e circa 3,4 milioni hanno bisogno di assistenza umanitaria.

I numeri terribili di una guerra che sembra non finire mai

Nel 2021 la forte svalutazione della sterlina siriana e la crisi economica risultante dalla pandemia hanno ulteriormente eroso la resilienza delle comunità sfollate e ospitanti. Questi sviluppi hanno accresciuto l’adozione di strategie di coping negative e dannose, come matrimoni precoci, lavoro minorile e abbandono scolastico. Parallelamente le ostilità continuano, nonostante l’accordo di cessate il fuoco del 5 marzo 2020, anche se a livelli inferiori rispetto al passato. Tra dicembre 2019 e l’inizio di marzo 2020, circa 948.000 persone sono state sfollate nel nord-ovest della Siria, in fuga da operazioni militari che hanno cambiato la geografia delle aree di controllo e la composizione demografica. Molte delle persone costrette a spostarsi erano state sfollate più volte in passato, il che ha comportato un aggravarsi delle vulnerabilità esistenti. I recenti bombardamenti al sud di Idlib hanno provocato una nuova ondata di sfollati. L’ONU stima che circa 234.900 ritorni spontanei si siano verificati nel nord-ovest tra gennaio e settembre 2021, la maggioranza in seguito all’attuazione dell’accordo di cessate il fuoco. A settembre 2021 l’ONU riferisce che quasi 1,5 milioni di persone vivono in 1.116 campi per sfollati attivi nel nord-ovest della Siria, di questi sfollati  il 79% sono donne e bambini e circa 24.162 persone con bisogni specifici.

Gli interventi di Ai.Bi in Siria

In questo quadro desolante che da ormai 10 anni sembra non trovare pace, i progetti di Ai.Bi e del suo partner locale Kids Paradise non si fermano e continuano a portare il loro contributi tra i bambini e le famiglie del territorio.
A settembre 2021 gli interventi hanno portato alla formazione di 1740 beneficiari rispetto alle tecniche di allevamento e agricoltura in serra, sono state installate 122 serre e distribuito materiale agricolo, semenze e 488 ovini a 240 famiglie vulnerabili.
Grazie anche al supporto tecnico durante i 12 mesi di progetto AICS abbiamo contribuito a garantire un incremento nel reddito familiare mensile medio di 73 euro al mese.
Durante il periodo estivo, inoltre, sono stati inaugurati tre giardini terapeutici in tre scuole del nordovest della Siria, dove ben 1500 bambini hanno potuto usufruire di sessioni di supporto psicosociale da parte di personale specializzato in luoghi sicuri e protetti.

Per quanto possano sembrare lontani, c’è un modo per rimanere vicini ai bambini e alle famiglie della Siria: sostenere a distanza i progetti che Ai.Bi. porta avanti in Siria. Con una donazione di 25 euro al mese, meno di un euro al giorno, si può far sì che nessuno si senta dimenticato.