Ucraina. Festa della donna: la testimonianza di Masha, cooperante di Ai.Bi. a Kiev 

Siamo esauste, un anno continuo di guerra e stress che non si è mai fermato nemmeno per un istante. Cerchiamo di essere forti, aiutiamo gli altri, cerchiamo di renderci utili e troviamo piccole gioie

Oggi, 8 marzo, è la giornata internazionale della donna. In quella che dovrebbe essere una celebrazione dei loro diritti, un pensiero speciale va a tutte le mamme, figlie, mogli e donne ucraine, alle loro sofferenze e alle loro speranzeLa cooperante di Ai.Bi. in Ucraina, Masha, ci ha inviato una lettera per raccontarci la dura vita che tutte loro stanno affrontando: a distanza di un anno dall’inizio della guerra, continuano a soffrire.

La lettera di Masha

«In questo ultimo anno quanti disagi, quanto dolore, quanta difficoltà e quanta disperazione ha incontrato ogni persona in Ucraina. Un dolore particolare quello delle donneil peso che portano sulla loro anima… Disperazione, orrore, paura, diffidenza nei confronti di Dio quando ci si chiede come abbia potuto ammettere tutto questo male. Il mio unico pensiero è sempre stato proteggere mia figlia, portarla via da questa zona a rischio. Non ho nemmeno paura di morire, quanto di capitare nelle mani dei nostri aggressori. Siamo scappati da Kyiv verso la Polonia e, fortunatamente, siamo arrivati sani e salvi alla frontiera. Abbiamo cercato rifugio all’estero, non so dove abbiamo trovato la forza di vivere ogni giorno, lo stress era troppo. Voglio dire qualcosa riguardo tutte le persone che sono rimaste in Ucraina: le donne sono molto forti, ma è ovvio che a tutto questo ci saranno delle conseguenze. Questo periodo della vita si riflette sulla salute di ogni donna, l’organismo stressato è sotto attacco delle malattie e i punti già deboli sono adesso ancora più vulnerabili: denti, intestino, cuore ecc. molte donne hanno il tumore. Io, ad esempio, ho sviluppato una malattia molto grave alla tiroide. Siamo esausti, un anno continuo di guerra e stress che non si è mai fermato nemmeno per un istante. Cerchiamo di essere forti e bravi, aiutiamo gli altri, cerchiamo di renderci utili e troviamo piccole gioie. Abbiamo bisogno anche noi di uno sfogo, di riposo e recupero psico-fisico. Abbiamo bisogno di vincere per sentirci in pace e non a rischio che qualcuno venga armato in casa nostra. Abbiamo bisogno di una vita normale e serena, non ce la facciamo più a contenere tutto questo dolore nei nostri cuori. Siamo aiutati, è vero, ma la cosa di cui abbiamo bisogno adesso è la pace: per i nostri bambini, per gli uomini e per i genitori, per le nostre famiglie, per i nostri amici… per tutti noi

I progetti di Amici dei Bambini

Ai.Bi. porta avanti moltissimi progetti in Ucraina, dove è presente da oltre vent’anni: è stata una delle prime organizzazioni italiane ad attivarsi per l’emergenza. La campagna “BAMBINIXLAPACE” garantisce protezione, cura e sostegno a bambini e famiglie colpite dalla guerra, aiutando anche tutte le donne, che hanno continua necessità di sostegno.

Sostieni anche tu la campagna #BAMBINIXLAPACE

Serve ancora il sostegno di tutti per venire incontro ai tanti bisogni delle donne, mamme e famiglie colpite dal conflitto. Chiunque può dare il suo contributo attraverso una donazione “una tantum” o sostenendo il progetto di adozione a distanza dei bambini e le famiglie ucraine, per dare continuità agli interventi che l’associazione compie ogni giorno nel contesto dell’iniziativa #BAMBINIXLAPACE. Clicca QUI per partecipare.