BAMBINIxLAPACE. Il gioco come strumento terapeutico per i minori vittime della guerra

Nell’ambito dell’European Toy Libraries (ETL), Ai.Bi. Amici dei Bambini ha portato la sua testimonianza di come il gioco sia fondamentale nell’integrazione e nella guarigione emotiva dei minori anche dalla sindrome post traumatica da stress

Nella prima settimana di aprile, Napoli ha accolto per la prima volta l’European Toy Libraries (ETL), la rete europea delle ludoteche, che dal 1998 organizza ogni anno un raduno in una nazione diversa. Questo evento rappresenta un’opportunità unica per rafforzare il ruolo sociale, culturale ed educativo delle ludoteche, promuovendo il gioco come strumento di inclusione e di cura per i bambini colpiti da eventi traumatici.

La partecipazione di Ai.Bi.

Tra i protagonisti del convegno annuale c’è stato anche Ai.Bi. – Amici dei Bambini, che ha presentato l’esperienza di Ai.Bi. Moldova nella creazione e sviluppo delle ludoteche come strumento di integrazione per i bambini rifugiati provenienti dall’Ucraina.
Questo tipo di iniziative hanno alle spalle un lungo cammino, per Amici dei Bambini, che già durante le guerre nei Balcani (Albania, Bosnia, Kosovo) ha utilizzato il gioco come strumento d’intervento per i bambini traumatizzati dal conflitto. Un approccio educativo, ma soprattutto terapeutico, che nel tempo ha mostrato risultati concreti nel mitigare gli effetti psicologici della guerra, aiutando i bambini a ritrovare fiducia, speranza e capacità relazionali.

Gioco e supporto psico-sociale: un binomio fondamentale

Durante il convegno, un momento chiave è stato quello della riflessione sul gioco come componente centrale nei programmi di supporto psico-sociale per i minori rifugiati, con un occhio particolare al futuro ritorno in patria dei bambini ucraini, quando la pace lo renderà possibile.
Il percorso di ricostruzione, infatti, non potrà prescindere dalla cura delle ferite invisibili. E proprio qui entra in gioco l’esperienza delle ludoteche come spazi di accoglienza, ma anche di riabilitazione emotiva.

Il ruolo del Sostegno a Distanza

Guardando al futuro, inoltre, si può pensare come un ruolo decisivo nel sostenere tali iniziative potrà essere giocato dal Sostegno a Distanza, che si è già rivelato un modello efficace per accompagnare i minori nel loro percorso di crescita e reintegrazione sociale.
In Ucraina, il Sostegno a Distanza rappresenta già ora un’azione concreta per costruire percorsi di pace e sviluppo, ma a maggior ragione lo potrà essere in un futuro che ci si augura sempre più vicino.
Attraverso il coinvolgimento di cittadini, scuole, istituzioni e aziende, il sostegno a distanza diventa un ponte di solidarietà tra l’Italia e l’Ucraina, contribuendo alla ricostruzione del capitale umano necessario per il futuro del Paese.

Un appello alla società civile

L’incontro di Napoli è stato anche l’occasione per lanciare un appello forte alle istituzioni e alla società civile: investire nel benessere psicologico dei bambini colpiti dalla guerra è un atto di responsabilità verso il futuro. Iniziative come il Sostegno a Distanza, i progetti educativi e le gemellaggi tra comunità possono diventare strumenti di vera diplomazia popolare e ricostruzione sociale.
Si è inserita perfettamente in questo contesto la sessione del convegno dedicata all’organizzazione della Giornata Internazionale del Gioco, che si terrà l’11 giugno 2025. L’obiettivo è diffondere una cultura del gioco come diritto fondamentale dell’infanzia e come strumento per promuovere relazioni positive e solidali tra comunità diverse.