Referendum: secondo voi è ora di cambiare la legge sulle adozioni internazionali?

La legge 476 del 1998 (entrata in vigore nel 2000), che ha modificato la legge numero 184 del 1983 e che regolamenta nel nostro Paese anche le adozioni internazionali, ha ormai più di 10 anni. Nell’arco di questo periodo molte cose sono cambiate e le norme sull’adozione iniziano quindi ad essere un po’ datate.

In particolare, dal momento che in Italia si sta registrando una crisi del sistema delle adozioni internazionali, la legge è in parte inadatta alla realtà attuale sull’accoglienza dei minori stranieri.

Dopo anni caratterizzati da una tendenza positiva, dal 2005 si è avuta una progressiva riduzione delle disponibilità presentate dalle coppie ai Tribunali per i minorenni, con una conseguente riduzione delle idoneità rilasciate dai Tribunali stessi: stando all’ultimo rapporto statistico della CAI, i decreti sono passati da 6.237 nel 2006 ai 4.377 del 2009, mentre nel 2010 le idoneità sono scese a 3.548.

I tempi di attesa per l’adozione sono sempre lunghi, basti pensare che in Italia l’idoneità è rilasciata dal Tribunale per i minori, mentre in tutta Europa, viene rilasciata dal livello amministrativo, con notevole risparmio di tempo.

Per quanto riguarda i costi, è ben vero che l’Italia è uno dei pochi Paesi che pratica delle detrazioni fiscali per chi adotta, ma occorre tener presente che in altri paesi, come Francia e Svizzera, vi sono forti sostegni alle famiglie e ai loro figli. Essendo questo fattore uno dei principali motivi che potrebbe allontanare le coppie dal loro progetto adottivo, la richiesta di totale gratuità oltre a colmare una palese ingiustizia nei confronti delle altre genitorialità, avrebbe il risultato di incentivare le adozioni.

Per una maggiore qualità del sostegno alle famiglie nella fase post-adottiva e per ridurre i fallimenti delle adozioni, sarebbe anche opportuno rendere obbligatoria la consulenza psicologica dopo il rientro in Italia di genitori e neo-figli.

In base all’esperienza registrata in questi primi 10 anni, sarebbe dunque opportuno apportare dei perfezionamenti a questa legge che regolamenta l’adozione nel nostro Paese, su questi ma anche su altri punti.

A tal proposito Ai.Bi. ha lanciato un sondaggio: “Secondo voi è ora di cambiare la legge sulle adozioni internazionali?”

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