Embrioni congelati e abbandonati. Presto una legge per darli in adozione

Sono migliaia gli embrioni congelati e ormai, di fatto, abbandonati. Un problema che stava molto a cuore a Papa Francesco, che sul tema non aveva incertezza: “Sono vita”, e come tali vanno tutelati. Donandoli o, perché no, adottandoli

Prendersi cura degli embrioni crioconservati a basse temperature nell’azoto liquido e abbandonati. Era questo uno dei desideri di Papa Francesco, come ha rivelato in un’intervista al Corriere della Sera il coordinatore dei medici personali del Pontefice, nonché primario di chirurgia addominale al Policlinico Gemelli, Sergio Alfieri.

Gli embrioni congelati sono vita

La questione era già ben presente agli organi politici e di certo non verrà accantonata ora che il Papa è morto. Anzi, a maggior ragione la Ministra della Famiglia e delle Pari Opportunità Eugenia Roccella ha confermato di essere al lavoro, insieme al Ministero della Salute e a quello della Giustizia, per cercare di colmare il vuoto legislativo che, di fatto, relega in un limbo questi embrioni di cui non si conosce nemmeno il numero preciso.
Secondo le ricostruzioni fornite da Mariarosaria Campitiello, direttrice del Dipartimento della prevenzione del Ministero della Salute, gli embrioni per i quali c’è una rinuncia scritta da parte della coppia o quest’ultima risulta irrintracciabile da più di un anno sarebbero più di 10mila.
Numeri enormi di cui è finalmente ora di occuparsi con attenzione. Come riferisce Alfieri nell’intervista: “Il Papa è stato netto: sono vita, non possiamo consentire che siano utilizzati per la sperimentazione oppure che vadano persi. Sarebbe omicidio”.

La possibile via dell’Adozione

L’idea del Ministero della Famiglia è di seguire la strada dell’adozione. Queste le parole della Ministra Roccella riportate da Avvenire: “Cercheremo di fare una legge in cui assimiliamo l’adozione dell’embrione all’adozione di un bambino. Seguendo, più o meno, la stessa procedura, con tutte le cautele del caso”.
Il problema, per il quale è stato chiamato in causa anche il Ministero della Giustizia, è come possa essere certificato con certezza lo stato di abbandono dell’embrione.
E proprio su questo punto insiste la polemica delle opposizioni, che, premettendo di dover ancora vedere il testo della proposta di legge, mette in guardia dall’affermare la personalità giuridica dell’embrione. Luana Zanella, capogruppo di Alleanza verdi e Sinistra alla Camera, è chiara, come riporta La Stampa: “Sarebbe un rapido passo verso una idea tecnocratica della maternità, svuotata della soggettività e autodeterminazione femminile”.
Rimane il fatto che, oggi, la situazione è di uno stallo totale, con migliaia di embrioni sospesi in un limbo indefinito e senza una banca dati unica che censisca quanti siano realmente. Mentre dall’altra parte, come sempre in attesa di decisioni che pare non dipendano mai da loro, ci sono migliaia di coppie pronte ad adottare un bambino. E in questo Papa Francesco era chiarissimo: “Quegli embrioni sono vita!”