Educare il Domani. Il Giappone in classe: tra haiku, origami e manga

Nell’ambito delle iniziative promosse da Ai.Bi. Amici dei Bambini per contrastare la povertà educativa, l’esclusione sociale e l’indigenza giovanile a Salerno, Alessandro Raimondi coinvolge bambini e ragazzi in un viaggio culturale grazie alla “Banca delle Abilità”

Un viaggio nel cuore del Giappone, tra poesia, origami e manga, è arrivato tra i banchi dell’Istituto Comprensivo “Matteo Mari – Barra” di Salerno grazie a un laboratorio davvero speciale condotto da Alessandro Raimondi, papà di Giuseppe e autore del libro Haiku 365 giorni l’anno. L’iniziativa si è svolta nell’ambito di A braccia aperte. Una scuola che accoglie il territorio, un progetto che vede capofila Ai.Bi. Amici dei Bambini ETS e finanziato dall’Unione Europea attraverso il PNRR (Next Generation EU – PNRR M5C3 – Investimento 3) per contrastare la povertà educativa nel Mezzogiorno.

Il laboratorio

L’attività rientrava nella Banca delle Abilità, un’azione che invita genitori e nonni a condividere tempo, passioni e competenze con la comunità scolastica. In questo contesto, Raimondi – pur essendo un funzionario di professione – ha portato in aula la sua passione per la cultura giapponese, nata anche dal legame con la moglie di nazionalità nipponica. Tra febbraio e marzo, nel plesso Tafuri, ha condotto un ciclo di una decina di lezioni coinvolgendo bambini e bambine in un percorso affascinante e multidisciplinare.
Il laboratorio ha toccato diversi aspetti della cultura giapponese, dalla storia antica alle forme artistiche più delicate e profonde. Grande attenzione è stata dedicata all’haiku, la forma poetica essenziale ma potentemente evocativa, che Raimondi descrive come “un mezzo per fermare il tempo e immergersi nel presente attraverso la bellezza della natura”. Il suo libro propone un haiku per ogni giorno dell’anno, seguendo il ritmo delle stagioni e offrendo anche spunti sulla genesi e l’evoluzione di questa forma poetica in lingua italiana.
Oltre alla poesia, spazio anche agli origami – simbolo della fragilità e della ciclicità della vita – e allo shojo, genere manga pensato per un pubblico femminile giovane, per offrire una panoramica completa della cultura giapponese tradizionale e contemporanea.
“È stata un’esperienza che mi ha arricchito moltissimo – ha raccontato Raimondi – Nonostante gli impegni, ho trovato in questo laboratorio un’occasione preziosa di condivisione. Stare con i bambini ti insegna tanto, anche se non sei un insegnante. È un dono”.

Il progetto “Educare il Domani”

L’iniziativa mira a contrastare la povertà educativa, l’esclusione sociale e l’indigenza sostenendo le comunità educative per adolescenti e i centri di aiuto alla famiglia “Pan di Zucchero”, ideati da Ai.Bi. oltre 10 anni fa per essere vicina ai bisogni di bambini, ragazzi e famiglie sul territorio.
Per sostenere il progetto Educare il Domani clicca QUI.
Se vuoi fare di più e stare vicino ogni giorno ai bambini e ai ragazzi dei nostri Pan di Zucchero, ricevere informazione periodiche sulle attività, puoi attivare una Adozione a Distanza.

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