Adozione Internazionale. Ecco chi sono le coppie adottive

Pazienza, determinazione, scelta e gratitudine come gesto salvifico: sono solo alcuni degli aggettivi che descrivono le persone che si apprestano all’incontro con il figlio

Quando incontro nuove coppie interessate all’adozione di un bambino, ovunque egli viva nel mondo, non posso che sentirmi estremamente fortunata nel lavorare per – e accanto a – persone così speciali. Non si tratta di piaggeria (anche perché, a volte, le telefonate sono alquanto dolorose e sconsolate, soprattutto in momenti delicati come il limbo dell’attesa).
Nella maggior parte dei casi, però, percepisco che la genitorialità che si sta costruendo, passo dopo passo, poggia su basi granitiche e indistruttibili, e che i protagonisti della storia adottiva sono persone profondamente motivate, dotate di una pazienza quasi soprannaturale.
Sono certa che chi viene accompagnato all’incontro con il figlio abbia una marcia in più e condivida con noi operatori dell’Ente emozioni e pensieri unici, intensi ed estremamente belli.

Chi si avvicina ad Amici dei Bambini e non demorde

Mi capita spesso di conoscere coppie che non hanno ancora deciso se farsi accompagnare da Ai.Bi. nell’iter adottivo e che partecipano agli incontri informativi per conoscerci. Sono persone che raccontano percorsi faticosi, dicendo:
“Dopo un iter in cui ci è sembrato di essere stati costantemente sotto la lente d’ingrandimento dei Servizi, pronti a cogliere ogni nostra possibile pecca o fragilità, o dopo un colloquio freddo e inquisitorio con una giudice incapace di svolgere il suo ruolo in modo empatico – che non ci ha mai guardati negli occhi, intenta solo a scrivere – abbiamo ricevuto l’idoneità con grande ritardo. Solo perché, dopo mesi di silenzio, ci siamo decisi a chiamare regolarmente il Tribunale, scoprendo addirittura che in Cancelleria avevano smarrito la sentenza che ci riguardava…”.
Eppure, nonostante tutto, queste coppie non si lasciano abbattere e continuano a camminare con determinazione verso il loro sogno.

Le coppie in attesa con Ai.Bi.

Speciali sono anche i coniugi che accompagno lungo l’iter adottivo: profondamente convinti della scelta intrapresa, si dedicano con impegno e dedizione alla preparazione della documentazione necessaria per il dossier da presentare al Paese straniero, candidandosi come futura risorsa per un bambino adottabile.
Sono persone che corrono contro il tempo, che fanno veri e propri salti mortali, non solo per compilare la loro parte, ma soprattutto per affrontare – la fase più faticosa – i numerosi passaggi negli uffici pubblici coinvolti dalla procedura del nostro ordinamento: richieste di copie originali, legalizzazioni, timbri, postille…
Una volta completata la parte più burocratica, continuano a formarsi: partecipano alle iniziative formative proposte con regolarità dal nostro Ente, sia in presenza sia online.

All’abbinamento

Come non parlare di chi viene chiamato per conoscere il figlio abbinato dal Paese? Arrivano in sede con il cuore in mano, colmi di amore, anche se confusi e agitati, perché finalmente incontreranno il loro bambino.
Ricordo una storia recente, accaduta a una coppia convocata a Mestre. Avevano letto con grande attenzione le informazioni relative al bambino proposto, pur consapevoli che la documentazione presentava lacune sulla sua storia di vita e poche notizie riguardo a un problema di salute.
Con una serenità quasi ultraterrena e con la consapevolezza di chi è già genitore nel cuore, alla possibilità di chiedere visite mediche più aggiornate prima di accettare, hanno risposto che avevano solo fretta di portarlo a casa. Non volevano sapere altro: se necessario, avrebbero affrontato tutto in Italia.

All’estero

Nel Paese di accoglienza, durante giorni di immensa bellezza ma anche di inevitabile difficoltà, le famiglie sono seguite con estrema cura dai referenti locali di Amici dei Bambini. Lo staff è in costante contatto con noi in Italia e ci aggiorna passo dopo passo sui nuovi traguardi raggiunti.
Parallelamente, le coppie ci inviano foto, video e pensieri su come procede la loro nuova vita insieme. Dalla sede, la psicologa e io ci commuoviamo nel constatare che tutto sta andando nella giusta direzione. La vita nel Paese è impegnativa, ma ogni difficoltà passa in secondo piano quando si può finalmente vivere ogni giorno accanto al proprio figlio.

L’opportunità di vedere nascere una famiglia

Come non provare affetto per tutti questi genitori in pectore, o per coloro che lo sono diventati da poco? Come non sentirsi fortunati nel condividere con loro gioie, attese e silenzi, lavorando con caparbietà per permettere l’incontro con il figlio tanto desiderato?
E, allo stesso tempo, come non sentirsi utili nel contribuire all’adozione di un bambino abbandonato, facendo parte di quel complesso meccanismo che è l’iter adottivo, dove ogni piccolo ingranaggio è fondamentale per raggiungere il risultato più grande: vedere nascere una famiglia, vedere nascere un figlio.

Alice Paolin, Ai.Bi. Amici dei Bambini Mestre

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it.
Ai.Bi. organizza periodicamente anche dei corsi pensati per dare alle coppie che si avvicinano per la prima volta al mondo dell’adozione, dando loro le nozioni base sulla normativa di riferimento, le procedure da espletare, la presentazione della domanda di idoneità, ecc. A questo link si possono trovare tutte le informazioni relative al prossimo corso online “Primi passi nel mondo dell’Adozione Internazionale”. Dona per il Fondo Accoglienza Bambini Abbandonati