Francia: idoneità all’adozione internazionale, colloqui uguali per tutti

Il 50% circa delle coppie che hanno partecipato all’ultimo sondaggio di AiBiNews: Adozioni internazionali: ma quanti colloqui servono per avere l’idoneità? ha dovuto affrontare più di 6 colloqui.

Qual è la pietra dello scandalo che ha spinto AiBiNews a lanciare il sondaggio? La disparità di trattamento che le coppie ricevono durate l’iter pre-adottivo, che porta sovente a sovrapporre i colloqui con le équipes psico-sociali. Un irregolare, imprevedibile e ripetitivo numero di colloqui.

La Francia dà il buon esempio in merito: il Paese d’oltralpe, tra i capofila dell’adozione internazionale, ha recentemente stabilito una norma che regolarizza il numero di colloqui a livello nazionale e su tutto il territorio dello Stato, precisamente nel Codice dell’azione sociale e delle famiglie (Code de l’action sociale et des familles). In Francia vengono dettate regole che uniformano le procedure, anche con obiettivi di trasparenza e pari trattamento: un numero minimo di due incontri per i colloqui di verifica sociale e psicologica, con la precisazione che a livello di enti locali la procedura deve essere stabilita per regolamento e che gli adottanti devono avere accesso ai documenti che sono stati predisposti sul loro caso, se lo richiedono, così da garantire la trasparenza dei servizi di pubblica amministrazione. Le norme francesi contengono un preciso elenco delle informazioni che gli adottanti devono ricevere durante la “Procedura di Informazione”, nonché un elenco preciso dei documenti che devono presentare nel corso della procedura di accompagnamento.

Ottenere l’uniformità del trattamento delle coppie a livello nazionale è quanto dovrebbe compiere anche l’Italia, per legge.