Ultim’ora, caso Mangiagalli: il piccolo Mario andrà in adozione

MILANO – E sono già 2 kg. Cresce il piccolo Mario, il cucciolo d’uomo trovato nella Culla della Vita dell’ospedale Mangiagalli di Milano: ha solo tre settimane di vita e la sua sorte è stata risolta, andrà in adozione. Mario ha finalmente trovato la sua famiglia.

Su di lui fin dall’inizio si è accesa una buona stella: il team di medici e infermieri che se prende cura – il reparto di patologia neonatale guidato da Basilio Tiso e Fabio Mosca – ora ha tre mesi di tempo per prepararsi all’ultimo addio. «Stare tre settimane a fianco di un bimbo che ha avuto la sfortuna di essere abbandonato è un’esperienza che non si dimentica. Ti segna – ha spiegato un’infermiera, intervistata da Laura Asnaghi del quotidiano la Repubblica -. Speriamo che ora la vita gli riservi tutto il bene di cui ha bisogno».

La coppia che si appresta ad adottarlo verrà a fargli visita in ospedale ogni giorno prima di poterlo portare fra le quattro mura che saranno casa sua; ormai in Tribunale carte e documenti frusciano veloci di mano in mano, per suggellare l’atto che definitivamente gli salverà la vita. Lieto fine, quindi, per il primo bimbo abbandonato nell’ospedale Mangiagalli di Milano. Una curiosità: chi lo ha lasciato nella culla gli ha posto accanto un biberon colmo di latte materno. Al momento del ritrovamento era avvolto in una camicina bianca, con tre tutine al fianco e un lenzuolo pulito. Il pensiero non può che andare a questa persona che lo ha lasciato lì, con questi gesti silenziosi ma chiarissimi. Gesti che, senza dubbio, lo hanno voluto consegnare alla speranza più grande: la vita.