Adozioni Internazionali, Colombia: Molano, Direttore ICBF “Ecco perché sono crollate le adozioni nel 2012”

colombian-flagGli ultimi dati statistici pubblicati sul sito dell’ICBF (Instituto Colombiano de Bienestar Familiar), ci mostrano la situazione delle adozioni in Colombia e confermano il crollo registrato nell’ultimo anno sul Paese.

Vediamo nello specifico i dati pubblicati dall’ICBF:

I bambini adottati nell’anno 2012 sia da famiglie colombiane che straniere sono stati in totale 1465. Rispetto all’anno precedente, il numero di adozioni complessive fatte in Colombia è diminuito del 46%, poiché nel 2011 i minori adottati erano stati 2713.

Guardando il numero dei bambini adottati da famiglie straniere il calo è stato ancora più elevato: il 51% in meno, passando da 1647 a 805.

Dai dati si evince che: l’Italia è il Paese che ha fatto più adozioni: 256 di cui 245 con l’ICBF e 11 con le Instituciones Autorizadas Para La Adopcion (IAPAS). Seguono, gli Stati Uniti con 166 adozioni delle quali 103 concluse con l’ICBF e 63 con le IAPAS e la Francia con 136 adozioni di cui 98 con l’ICBF e 38 con le IAPAS. Tra i Paesi principali l’Italia è quella che ha avuto un numero inferiore di adozioni fatte con le IAPAS: solo 11.

Dei 1465 bambini adottati nel 2012, 1197 sono stati adottati con l’Autorità Centrale e 268 con le Instituciones Autorizadas Para La Adopcion. Nell’insieme è stato particolarmente elevato anche il calo dei minori adottati tramite le IAPAS: 35% in meno rispetto allo scorso anno ((268 nel 2012 contro i 418 del 2011).

Complessivamente si evidenzia come nel 2012, sono stati adottati 774 minori con bisogni speciali a fronte dei 1035 del 2011. ( il 28% in meno rispetto allo scorso anno).

Altro dato importante, è il numero di famiglie straniere in attesa di adozione: 3247, dato globale aggiornato al 31 Dicembre 2012. Di 3247 famiglie, 3031 sono in attesa con l’Autorità Centrale Colombiana e 216 con le IAPAS.

Diego Molano, Direttore dell’ICBF, ha attribuito il calo delle adozioni nel Paese agli effetti della sentenza T-844 del 2011 della Corte Costituzionale. Essa stabilisce che, prima di procedere con la dichiarazione di adottabilità di un minore, l’ICBF deve compiere il massimo sforzo per individuare i familiari del bambino fino al sesto grado di parentela. Secondo quanto riferito da Molano, l’ICBF ha dovuto dunque attuare delle misure di controllo molto rigide e una revisione dei processi adottivi.

Tutto ciò comporta un rallentamento dei processi in corso nonché di quelli a venire a discapito del benessere dei bambini, violando il diritto del minore ad avere una famiglia.