I costi dell’adozione internazionale: perché alcuni Enti Autorizzati li hanno aumentati 5 volte più dell’inflazione?

 

Guermani 3Nel marzo 2006, dopo un confronto tra CAI (Commissione per le Adozioni Internazionali) ed Enti autorizzati, vennero riviste per l’ultima volta fino ad oggi le “Tabelle dei costi dell’adozione internazionale “, alle quali ogni Ente dal 2003 doveva fare riferimento sia per i costi da far pagare per le spese “estero”, e quindi variabili in relazione alle caratteristiche dei singoli paesi, che per quelle sostenute in Italia.

Furono in quella occasione individuate due categorie di Enti: gli Enti di rilevanza regionale, presenti solo in alcune regioni e definiti di fascia A, e gli Enti di interesse nazionale, presenti nella maggior parte delle regioni e definiti di fascia B.

Un Ente autorizzato di fascia B, cioè di dimensione nazionale, avrebbe potuto richiedere alle coppie adottive un massimo di 3.600,00 € relativamente alla quota Italia delle spese per la procedura adottiva.

Può essere un esercizio interessante esaminare come sono variati questi prezzi per le famiglie adottive negli ultimi sette anni.

Il primo parametro da prendere in considerazione per una corretta comparazione è naturalmente quello dell’inflazione.

Dai dati ISTAT (FOI Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati al netto dei tabacchi), da marzo 2006 al dicembre 2012 la rivalutazione monetaria è stata pari al 15,0%.

Ciò significa che un servizio, che nel marzo 2006 costava 3.600,00 €, dovrebbe oggi valere 4.140,00 €.

Con qualche sorpresa, possiamo rilevare che questo valore è molto al di sotto di quanto oggi richiesto da non pochi Enti autorizzati, la cui richiesta supera ampiamente i 6.000,00 €.

Prendiamo allora un ipotetico Ente autorizzato X e poniamo che la sua richiesta sia di 6.500 €. Ora, come riportato nella tabella sottostante, confrontiamo le variazioni percentuali rispetto al marzo 2006.

 

  Prezzi marzo 2006 Prezzi dicembre 2012 Rivalutazione
Rivalutazione da inflazione 3.600,00€ 4.140,00€ +15,0%
Ai.Bi. 3.600,00€ 4.000,00€ +11,1%
Ente autorizzato X 3.600,00€ 6.500,00€ +80,5%

 

Questo ipotetico (ma non troppo) Ente autorizzato X ha quindi aumentato i prezzi non solo 8 volte più di quanto fatto da Ai.Bi., ma, addirittura, di oltre 5 volte più dell’inflazione calcolata dall’ISTAT.

Come è possibile spiegare questo divario?

Delle due l’una. O il servizio offerto da X è enormemente migliorato in questi sette anni (unico motivo che potrebbe giustificare un aumento superiore all’inflazione) oppure X non è stato negli anni abbastanza efficiente nel contenere i costi e scarica ora queste sue inefficienze sulle coppie adottive attraverso appunto un aumento delle cifre loro richieste.

A noi sembrano interrogativi tutt’altro che trascurabili. In questi interminabili tempi di crisi, certo hanno un impatto diretto sulle concrete possibilità di adottare o meno da parte delle famiglie, che si avvicinano all’adozione e, quasi sempre, si scontrano con informazioni sui prezzi non confrontabili e poco trasparenti.

Ma ridurre i costi oggi non solo è possibile , ma anzi un dovere. Come fare?

Ne parleremo mercoledì 30 gennaio in occasione del Seminario “Efficienza, efficacia e risparmio nel sistema delle adozioni internazionali” , che si terrà alle ore 10.00 presso il Palazzo dei Giureconsulti in Piazza dei Mercanti a Milano.

Il Seminario è aperto a tutti fino a esaurimento posti. 

Al seminario sono particolarmente invitati gli operatori degli Enti Autorizzati, le Associazioni di genitori adottivi, gli operatori sociali, ma soprattutto le famiglie che intendono adottare un minore: il prossimo parlamento deve affrontare fin dalle prime battute quello che è diventato un problema oramai preoccupante.

Partecipa anche tu!

Chi volesse partecipare è vivamente pregato di volersi fin da ora accreditare, in quanto i posti riservati al pubblico sono limitati.
Per accreditarsi scaricate il Programma e scrivete una email a monica.barbarotto@aibi.it