“Perché il servizio civile non esca dall’orizzonte della Lombardia”

Logo-del-Forum-III-Settore-100x100Spesso in politica sentiamo parlare di alternative, della necessità di guardare oltre l’ordinario e pensare nuove possibilità per il futuro. Questo è quello che fanno da anni tante ragazze e tanti ragazzi partecipando a progetti di servizio civile.

Il servizio civile nasce in alternativa al servizio militare, dalla scelta responsabile e non priva di conseguenze personali di alcuni che, rifiutando modelli precedenti, hanno contribuito in modo alternativo alla difesa della patria. La scelta del servizio civile è un esempio della possibilità di declinare in modo nuovo valori riconosciuti e accettati.

Dal 2007 al 2012 i fondi riservati al Servizio Civile Nazionale sono scesi da 296 a 68,8 milioni. I volontari che hanno potuto partecipare a questa esperienza erano 57.119 nel 2007 sono stati 8.800 nel 2012.

In Regione Lombardia nel 2007 i volontari avviati al servizio erano 2.934, meno della metà nell’anno 2011, ovvero 1.066. Mentre per l’anno 2012 la Regione Lombardia ha azzerato il budget di risorse destinate ad essere investite nel servizio civile.

Il taglio delle risorse economiche che sta distruggendo un istituto apprezzato in tutta Europa è il danno più evidente dell’incapacità della politica di riconoscerne il valore e l’importanza.

Le esperienze maturate in questo ambito testimoniano come il servizio civile sia stato in grado di educare e far crescere generazioni di giovani che solo attraverso di esso hanno potuto scoprire una dimensione educativa che, con quella familiare, scolastica, lavorativa, permette la piena realizzazione della persona.

Le ragazze e i ragazzi coinvolti nei progetti di servizio civile sono entrati in contatto con realtà per loro nuove: luoghi fisici e morali in cui iniziare un percorso di crescita come persone e cittadini.

Si sente sempre più spesso ripetere quanto i giovani mostrano disinteresse per le istituzioni, la politica, la vita pubblica. Il loro interesse resterebbe confinato nell’ambito privato, il loro rapporto con quello pubblico caratterizzato dalla sfiducia, disillusi dall’impegno per un confronto positivo fra esigenze e interessi diversi, quasi ostili alla costruzione di un senso comune.

Il servizio civile permette al volontario di capire che è possibile conciliare interessi e attività personali con interessi e attività collettive, in una dialettica e sintesi più ampia, a cui partecipano tutti i soggetti coinvolti nei progetti, e i risultati di questi sforzi vanno a beneficio dell’intera comunità.

È arrivato il momento di una collaborazione tra Stato, Regione ed Enti per costruire una visione comune dell’istituto del servizio civile, per ritrovare gli obiettivi primari e su questa base gestire le risorse disponibili.

Chiediamo alla politica di aprirsi al terreno di confronto, di scendere in campo, ragionare insieme a tutti gli interlocutori presenti sul territorio per rilanciare questo grande e unico laboratorio di formazione alla cittadinanza: rendere liberi i giovani di impegnarsi concretamente in attività e progetti di pubblica utilità.

Con i progetti di servizio civile giovani ed enti da anni investono in questo fondamentale programma formativo, per moltiplicare questo sforzo è necessario che la politica definisca un quadro chiaro di obiettivi in base ai quali aprire un confronto sulle strategie, sui compiti e funzioni che ciascuno si deve assumere per favorire la partecipazione dei giovani alla vita pubblica.

 

Ai candidati alle elezioni regionali chiediamo di impegnarsi per:

–        applicare la legge regionale del 3 gennaio 2006, n°2: Servizio civile in Lombardia;

–        ripristinare le risorse tagliate;

–        istituire un tavolo di confronto tra la Regione e gli Enti che organizzano e realizzano i progetti;

–        creare un coordinamento tra gli assessorati regionali che si occupano di formazione, istruzione, sociale, politiche giovanili;

–        promuovere tutte le azioni volte a una rilancio dell’istituto del servizio civile sia in ambito nazionale che regionale;

 

Promosso dalle organizzazioni:

Africa ’70 Ong – Onlus, Anpi Sezione Varese, Arci Bergamo, Arci Lombardia, Arci Milano, Arciragazzi Lombardia, Arciragazzi Milano, Arci Servizio Civile Brescia, Arci Servizio Civile Lombardia, Arci Servizio Civile Varese, Auser Lombardia, Comune di Lecco- Servizio civile, CNCA Lombardia, CoLomba, ConfCooperative-Federsolidarietà, Cooperativa Sociale AGAPE – Treviglio,  DAR=CASA Società Cooperativa, Fiab Ciclocittà Varese, Forum Terzo Settore-Brescia, Ispettorie Salesiane, Legambiente Lombardia, Legambiente Varese, Libera Coordinamento provinciale Varese, Novo Millennio S.C.S. – Onlus di Monza, Uisp Comitato Territoriale Varese, Uisp Lombardia, Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus – Sezione provinciale di Varese;

 

e sottoscritto da:

Agostino Cullati

Michela Angeloni

Silvia Poggioli

Elena Comini

Sara Travaglini

Alessandra Pessina

Franco Zanellati

Marco Fazio

Michele Zorzan

Patricia Moreri Mendez

Stefano Fioretti

Nicolò Piva

Nicolò Borghi

Giulia Ganugi

Letizia Menzaghi

Susanna Piazza

Alessio Villa Ciavorella

Marilena Di Secli
Francesca Rossi
Bianca De Marco
Myriam Boffi
Alberto Saldi
Marialuisa Nicotra
Martina Bonora
Giorgio Barison
Manuela Colicchia
Valerio Interlandi
Marco Mingotto
Nicolò Varvaro

Ilaria Zambelli

Lorenzo Corioni

Dominique Garattini

Elisabetta Facco

Andrea Spada

Miriam Campiotti

Paolo Gorlini

Francesco Spelta

Valerio Ghezzi

Silvio Verga

Paola Adonnino

 

Organizzato dal Forum del Terzo Settore – Lombardia.

Per sottoscrizioni inviare mail a: lombardia@forumterzosettore.it

Specificare nell’oggetto: “Aderisco all’appello sul servizio civile”.