“Lavorare per i bambini abbandonati in un paese straniero?”. Una passione che diventa una professione

volontari espatriatiIn controtendenza rispetto alla crisi occupazionale, Ai.Bi. continua a cercare, selezionare e formare nuovo personale. La politica di investimento sulle risorse umane pare essere stata la mossa vincente già lo scorso anno, con una chiusura di bilancio positiva, nonostante il lungo inverno economico non accenni a finire.

Le attività di cooperazione internazionale di Amici dei Bambini, e tutti i progetti che l’Associazione ha avviato in più di 20 Paesi, sono portate avanti anche grazie al prezioso contributo dei volontari espatriati, che sono la mano, l’occhio e il cuore di Ai.Bi. sul campo.

Il valore aggiunto che i volontari espatriati danno all’ente è innegabile: seguono i progetti di cooperazione allo sviluppo a favore delle comunità locali; coordinano i supporti che i nostri sostenitori inviano ai bambini abbandonati attraverso il Sostegno Senza Distanza; monitorano le condizioni degli istituti minorili dove Ai.Bi. collabora per migliorare la vita di migliaia di minori soli; e fornisce alla redazione centrale di AiBiNews preziose notizie sul Paese, sul contesto dei diritti all’infanzia e sulla situazione dell’abbandono minorile, spesso non rese pubbliche e disponibili dalle agenzie di stampa.

Per questo, Amici dei Bambini ha organizzato un corso di formazione e selezione per candidati alla cooperazione internazionale allo sviluppo che si terrà nella sede centrale di Ai.Bi., a Mezzano di San Giuliano Milanese, da martedì 11 a giovedì 13 giugno.

Il programma del percorso prevede, per la prima giornata, una presentazione del corso con gli operatori delle risorse umane; una premessa sull’emergenza abbandono, la quarta emergenza umanitaria del mondo, che conta ad oggi 168 milioni di bambini soli; e un’introduzione al tema del diritto di essere figlio, con un inquadramento generale delle normative sull’infanzia a livello sia italiano che internazionale.

Per mercoledì 12 giugno, invece, il corso si aprirà con la storia dell’associazione Amici dei Bambini che ripercorrerà la sua identità, il suo profilo, la sua missione e la sua visione. Si continuerà illustrando le attività di adozione internazionale di Ai.Bi., in risposta all’emergenza abbandono, attraverso la spiegazione del ruolo e delle competenze di un ente autorizzato alle adozioni internazionali.

La mattinata del secondo giorno di corso si concluderà con la tematica dell’affido, e la prospettiva della gestione del privato sociale; gli operatori dell’Area Italia parleranno delle case famiglia e della comunità mamma-bambino in cui Ai.Bi. opera.

Il pomeriggio di mercoledì, invece, sarà contrassegnato da alcuni incontri con il settore delle relazioni internazionali e istituzionali in cui si discuterà di cosa significhi la cooperazione per Ai.Bi., e di quali siano le attività all’estero nelle zone di operatività: dall’Est Europa al Sud America, dall’Asia all’Africa.

La sessione terminerà con la presentazione dei manifesti di Ai.Bi. sulla riforma di legge delle adozioni internazionali e dell’affido, e sull’attività che Ai.Bi. porta avanti per sensibilizzare politici e istituzioni su questi temi.

L’ultimo giorno, giovedì 13 giugno, sarà infine dedicato alle attività di Sostegno senza Distanza, alla raccolta fondi, alla gestione finanziaria dei progetti. A concludere la tre giorni, ci sarà una testimonianza di una volontaria espatriata che racconterà la sua esperienza sul campo.