Usa: chiuderanno le agenzie cattoliche per le adozioni?

Usa, adozione per i militariNon avendo altro modo per sopravvivere molte stanno chiudendo. Sono le agenzie per le adozioni legate alla Chiesa cattolica, che si rifiutano di affidare i minori del foster care americano o anche gli orfani internazionali, a coppie gay.

Da Boston a San Francisco, dall’Illinois al distretto della Colombia, agenzie chiamate Catholic Foster care and adoption services, stanno chiudendo i battenti, messe in ginocchio da una nuova legge, la ECDF.

Secondo tale normativa, le agenzie che decideranno di non abbinare un minore del foster care ad una coppia gay, potranno perdere gli incentivi economici statali, rischiando la chiusura.

Molte agenzie cattoliche americane si rifiutano anche di seguire le adozioni di coppie non sposate.

Decisione difficile ma che comunque dovrebbe essere rispettata in un paese democratico, nel quale, le coppie non aventi tali requisiti, sono libere di rivolgersi ad agenzie per le adozioni di altro orientamento.

In questa situazione, i vescovi americani non stanno a guardare e, hanno indetto nei giorni scorsi, due settimane di preghiera e alcuni convegni all’interno di una Manifestazione Nazionale dal nome Fortright of Freedom.

“Le agenzie cattoliche ricevono fondi statali,  ha dichiarato Jay Kaplan, legale dell’American Civil Liberties Union. 10 mila dollari per ogni bambino. Se ti fai dare del denaro dallo Stato devi seguire le leggi e se ti rifiuti di concludere adozioni con le coppie gay, vai contro la Costituzione”.

Secondo Jennifer DeVino, che col marito ha creato un’agenzia per le adozioni gay nel Michigan chiamata Fostering Futures, molte agenzie cattoliche sono ambivalenti. Accettano coppie gay, seguono il loro iter, ma poi, quando esse chiedono informazioni su un determinato bimbo del foster care rispondono che non è  adottabile. Rendono la loro attesa infinita.

Sulla chiusura alle coppie gay, Bill Blaquiere,presidente della Bethany, la più grande agenzia d’oltre oceano con più  di 100 sedi nelle varie città  americane,  ha affermato:

“La Bethan è aperta alle famiglie, ai genitori single, ma se una coppia non è d’accordo con i nostri principi religiosi è meglio che si rivolga ad un’altra agenzia”.

E sulle conseguenze concrete che potrebbe portare la nuova legge, Blanquiere risponde: “se fossimo costretti a chiudere a causa dei nostri principi religiosi, non potremmo più aiutare i bambini che vivono nei paesi più poveri del mondo. Oggi, paesi come il Nepal, il Vietnam, la Cambogia, il Guatemala, la Romania, la Russia, hanno chiuso i battenti e il nostro aiuto è essenziale”.

“La Bethany sta dando vita a molti programmi per aiutare gli orfani  e toglierli dagli istituti.. Stiamo ottenendo risultati positive in Cina, Etiopia e anche in Uganda”.

 

Dalla nostra corrispondente Usa, Silvia Kramar

Fonte: Blog Acton