Ogni giorno mi chiedo: “Se non fossimo riusciti ad adottare mia figlia cosa ne sarebbe stato di lei?”

Buongiorno,

ho letto la notizia pubblicata sul vostro sito riguardante il Ministro Kyenge. E’davvero profondo e a tutto tondo il concetto di famiglia espresso dal Ministro ed è veramente auspicabile che la delega alle adozioni e la presidenza C.A.I. siano affidate a lei!

Sono madre adottiva di una bambina congolese, arrivata in Italia all’età di nove anni. La vedo rifiorire alla vita giorno dopo giorno. Ogni suo sorriso vale mille e mille volte gli affanni, le difficoltà affrontate e superate e quelle che  ancora arriveranno.

Quando penso alla complessa situazione in cui versano le adozioni internazionali mi chiedo: se non fossimo riusciti ad adottarla cosa sarebbe stato di lei? La risposta mi terrorizza. E mi terrorizza sapere che tanti bambini sono oggi come mia figlia era fino a solo due anni fa. Ogni bambino ha diritto all’amore di una famiglia, semplicemente perché quell’amore è, spesso, l’unica possibilità di sopravvivenza. Le adozioni internazionali sono l’unico strumento che ci permette di dare loro l’amore di una famiglia, ovvero il ritorno alla vita, e bisogna che il governo e tutti gli enti e organizzazioni preposte lavorino instancabilmente e in sinergia con l’obiettivo di tirare fuori dagli orfanatrofi, o pseudo tali, tutti i bambini. Subito.

 

Irene-BertuzziCara Genny Rosa,

leggere parole come le sue fa bene al cuore. Meno male che ci sono coppie che si dichiarano disponibili ad adottare bambini grandicelli dando così anche a loro la possibilità di diventare figli. Meno male che esistono tribunali per i minorenni che rilasciano idoneità che permettono l’adozione di bambini grandi senza porre vincoli. Anche questi bambini hanno il diritto di avere una famiglia in cui crescere, in cui essere amati. Come giustamente lei scrive, per questi bambini, è spesso l’unica possibilità di ritornare alla vita. La sopravvivenza di molti di loro dipende da quanto siamo capaci di allargare le braccia per accoglierli.

Un caro saluto

Irene Bertuzzi

Responsabile Adozioni Internazionali di Ai.Bi.

 

Un saluto

Irene Bertuzzi