Giorno 3 – Ieri siamo usciti dall’auberge, il nostro rifugio in questo viaggio, carichi di energia, pronti ad affrontare una giornata piena di nuove attività e subito diretti al Nido dai bébé.

È impressionante quanti siano i neonati e continuano ad aumentare giorno per giorno; ed é impressionante come la poppata, che dovrebbe essere la situazione più dolce del mondo, lì diventi per forza di cose una catena di montaggio per non far mancare il cibo a nessuno. Dopo aver dato da mangiare ai più piccoli, ognuno d noi ha preso in custodia un bébé e ci siamo avviati per il centro città per portarli a fare i vaccini.

Tra un piccolo in un sonno profondo, uno spaesato e uno vivacissimo alla vista della città, ognuno di noi ha provato le stesse emozioni, gli stessi legami, gli stessi sentimenti che uniscono un genitore al figlio, gli stessi sguardi e le stesse carezze piene di affetto e di speranza nei confronti dei propri bambini.

I pomeriggi passati all’Annexe, invece, sono sempre un’occasione per imparare cose nuove l’uno degli altri, per allargare i propri orizzonti e di intraprendere uno scambio di culture.

Son bastati solo 3 giorni e lì siamo già di casa. Veniamo accolti con il loro particolare saluto “di cuore”, un’intensa stretta di mano che poi portano al cuore. Nel pomeriggio trascorso tra puzzle, balli di gruppo e partite di calcio, i ragazzi hanno avuto l’occasione di diventare i nostri maestri personali, insegnando ad alcuni di noi l’arabo e i tipici gesti del linguaggio marocchino. Le 18 sono arrivate in un baleno e siamo dovuti andar via. Come vola il tempo quando si sta bene insieme!