Peccato non essere in America! Avrei aderito con entusiasmo

Ho letto l’articolo sulle vacanze preadottive negli Stati Uniti. Sarebbe bello fare questa esperienza anche in Italia. Io e mio marito siamo disposti ad adottare uno e due bimbi e ad ospitarli per una vacanza.

Anna

 

redazioneGentile Anna,

siamo felici che l’esperienza delle vacanze pre-adottive offerte in America a bambini ‘grandi’ o adolescenti abbandonati Le abbia scaldato il cuore. La spinta alla cultura della solidarietà  e dell’accoglienza nasce spesso da un’emozione. Sappia che da quest’anno Ai.Bi. offre a coppie già in possesso del certificato di idoneità all’adozione, la possibilità di ospitare per tre settimane bambini ‘grandicelli’ o adolescenti abbandonati, attualmente l’accordo è con la Colombia, ma presto contiamo di estenderlo ad altri Paesi.

In cosa consistono queste vacanze pre-adottive? Si offre la possibilità di trascorrere una vera e propria vacanza a un bambino adottabile, che verrà in Italia per circa tre settimane, e a una coppia che ha già in mano l’idoneità. I bambini che arrivano hanno o più di dieci anni, oppure sono più piccoli, ma con qualche problema di salute, oppure si tratta di due o tre fratelli, di cui almeno uno che ha più di dieci anni.

Sia la famiglia ospitante sia il minore non sono mai lasciati da soli e ricevono supporto psicologico e pratico e un periodo di formazione, in preparazione dell’incontro.

La vacanza è un’occasione per conoscersi gradualmente, per misurarsi con le dinamiche familiari, in un contesto protetto, in una situazione di serenità e tempo libero, con la possibilità di poter poi intraprendere un vero percorso di adozione.

Al termine della vacanza, le famiglie possono manifestare la volontà di proseguire con l’adozione. Se invece non vogliono accogliere definitivamente il bambino come figlio, resteranno comunque per lui un referente amicale e affettivo, “a distanza”, impegnandosi a mantenere i contatti, informandosi sulla sua vita e sui suoi sviluppi.

E’ un’esperienza che non cambia solo la vita dei bambini, modifica anche quella degli adulti. Ci pensi e non esisti a contattarci per qualsiasi altro chiarimento.

Saluti

Nicoletta Polla Mattiot

Capo Ufficio Stampa Ai.Bi.