Lo scontro dei numeri continua. “Il calo drastico del Sostegno a Distanza è calcolato su rigorosa base statistica”

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Nello scontro dei numeri fra ForumSad ed Eurisko si aggiunge una nuova puntata.

Riepiloghiamo i fatti. Il 2 ottobre in Senato, nel corso di un convegno organizzato da Ai.Bi., viene presentata una ricerca sul Sostegno a distanza, realizzata dalla società di ricerche Eurisko, che registra un dato allarmante: -65%. In sei anni si sono persi 2 sostenitori italiani su 3.

Vincenzo Curatola, il presidente del ForumSad partecipa al convegno a Roma, ma il giorno successivo, in un’intervista a Vita, dichiara che il Sostegno, in realtà, gode di ottima salute e che, in base alle sue proiezioni e alle sue stime, può dichiarare che invece è in crescita, e proprio del 65%.  Il suo ragionamento si basa sulle dichiarazioni fatte dalle associazioni, che hanno risposto all’appello e aderito all’anagrafe del SaD, promossa dal ForumSad. Curatola osserva che nel 1999 il settore SaD era rappresentato da 344 associazioni note su tutto il territorio nazionale, di queste 139 avevano risposto al censimento. Questo consentiva a ForumSaD di stimare 600mila sostenitori. Nel 2007  le associazioni impegnate nel Sad erano passate a 526 e la stima era intorno ai 900mila. Nel 2013 ForumSaD ha individuato almeno 700 organizzazioni. E di qui Curatola ricava quel +65% di Sostegni a Distanza attivati. Salvo poi ammettere che tra il 2012 e il 2013 il calo dei sostegni è stato del 20%, una percentuale lontana- a suo dire- “dall’allarme di una prossima fine”.  Certo che Curatola fa fare ai suoi numeri non uno, ma un triplo salto mortale!

Il confronto dei numeri è un vero testa a testa alla pari: da una parte, -65% e dall’altra +65%. Da quel “meno” e quel “più” discendono tutta una serie di conseguenze assolutamente cruciali per il futuro del Sostegno a Distanza.

Proprio mentre si rincorrono le dichiarazioni nel week end del 5 e 6 ottobre (fra gli altri, Mariella Bucalossi, vicepresidente del coordinamento La Gabbianella, che esclude la necessità di una legge sul SaD), il Ministero delle Politiche Sociali pubblica sul proprio sito un appello all’iscrizione all’Elenco Nazionale delle organizzazioni /enti SaD.

Lunedì 7 ottobre arriva anche la risposta ufficiale di Eurisko. Nessuna polemica. Solo la puntualizzazione della scientificità dei metodi usati da una delle cinque società di ricerche di mercato più grandi e stimate del mondo.

“In risposta alla richiesta di chiarimento metodologico in merito all’indagine condotta da GfK Eurisko sugli orientamenti degli italiani nei confronti del SAD e presentata in Senato il 2 Ottobre, riassumiamo qui di seguito i principali contenuti e aspetti metodologici.

L’indagine è stata realizzata nel mese di Settembre 2013 ed è stata condotta su un campione di 800 individui rappresentativo della popolazione italiana sopra i 18 anni. Il campione è stato stratificato per area geografica e ampiezza del centro di residenza, sesso, età, livello di istruzione e professione.

I risultati sono stati confrontati con un’analoga indagine condotta nel 2007 su un campione di 800 individui rappresentativo della popolazione italiana adulta (over 18 anni).

I dati di confronto rilevano una contrazione, statisticamente significativa, delle famiglie italiane che sostengono un progetto SAD: erano circa 4 milioni nel 2007, sono oggi circa 1,5 milioni. La significativa contrazione è confermata anche dai dati di confronto 2007-2013 estratti da un’ulteriore ricerca – Sinottica –  indagine condotta annualmente da GfK Eurisko su un campione di 10.000 casi rappresentativo della popolazione italiana.

Il dibattito sul futuro del Sostegno a Distanza e sulla necessità di controlli severi e di una normativa precisa è appena cominciato. Non sarà sicuramente l’ultima puntata…