Idoneità sì, idoneità no? Non riesco più a sopportare il peso di questa attesa

Buongiorno,

il mio è solo uno sfogo. So che non dipende da voi, ma oggi davvero non riesco a sopportare il peso di questa attesa. Sono ormai sei mesi che aspettiamo il decreto di idoneità.

Spesso ci chiediamo che cosa ricorderà di noi il giudice, di quella ora e mezza passata nel suo studio ad aprile. E cosa potranno mai sapere di noi tutti gli altri che neppure ci hanno mai visti. Eppure decideranno il nostro futuro e quello del bambino che ci sta aspettando, nel bene o nel male. E’ un processo che si celebra senza gli imputati, una decisione unilaterale senza possibilità di difesa, a meno di ricorrere in appello. Mi pare assurdo, magari mi sto preoccupando troppo, ma come si fa a rimanere sereni quando si legge di coppie con bellissime relazioni da parte dei servizi sociali inspiegabilmente ritenute non idonee in camera di consiglio? Vogliamo poi parlare degli interminabili mesi di attesa? Scusate lo sfogo, ma oggi è una giornata cosi!

Alessia

 

IRENEBERTUZZICara Alessia,

sapesse quanti sono coloro che come lei scrivono sentendosi depressi!

Quello che dice è vero: come può un giudice, sulla base di niente, decidere del destino di due persone e del loro futuro figlio? Eppure è così.

Quante volte abbiamo letto relazioni bellissime che hanno comunque costretto la coppia a ricorrere in appello, diversamente altre terribili, magari di una pagina, che hanno portato all’ottenimento dell’idoneità.

C’è da chiedersi che cosa serve che i servizi facciano lo studio di coppia, realizzino diversi colloqui se poi tutto è deciso da un giudice in un colloquio di un’ora.

Comunque non si scoraggi, vada avanti e persegua l’obiettivo che si è posta.

Un abbraccio,

Irene Bertuzzi

Area Adozioni Internazionali