Il volontariato ha il volto dei giovani di AiBiG

20131103_085307Giornata fresca e ventosa, sotto il cielo di Assisi. Uno stand, alcune pettorine, materiale divulgativo e dodici volontari per le strade del centro che hanno cercato di coinvolgere i passanti sui temi dell’infanzia abbandonata.

Marco, Andressa e Raffaele sono tre degli «Ai.Bi. Giovani», AiBiG come loro amano definirsi, ovvero figli adottivi che hanno scelto di impegnarsi per spiegare ai coetanei e agli adulti cosa sia l’adozione, dal loro punto di vista.

Sabato 2 novembre, nella piazza di Santa Chiara di Assisi, sono scesi per strada per far conoscere il progetto Bambini in alto mare di Ai.Bi., a favore delle fasce più deboli dei profughi sbarcati recentemente a Lampedusa, le mamme sole con figli, le gestanti, i minori stranieri non accompagnati.

Il banchetto di Ai.Bi. ha visto alternarsi, dalle 11 alle 17, tre turni di quattro ragazzi ciascuno, provenienti da tutte le regioni di Italia. Nati in Africa, Asia, Sud America, ed Europa dell’Est, sono però tutti legati da una esperienza forte in comune: essere stati adottati e promuovere la cultura dell’accoglienza per aiutare tutti i bambini del mondo.

Alla fine della giornata di volontariato, i ragazzi hanno promesso di voler replicare al più presto questa attività nelle proprie parrocchie e all’interno dei centri di aggregazione giovanile.

Mentre i giovani erano impegnati a promuovere i progetti di Ai.Bi., alcuni rappresentanti di Amici dei Bambini e del movimento di famiglie accoglienti, La Pietra Scartata, erano immersi nella X edizione delle “Giornate di studio e confronto per una spiritualità dell’adozione”. L’incontro è stato l’occasione per riflettere sui parallelismi e le corrispondenze tra la storia Giuseppe, figlio di Giacobbe, e le condizioni di abbandono e accoglienza vissute dai figli adottivi.

Di seguito alcune foto della manifestazione. [nggallery id=35]